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Carola Vai

#Artissima 2018 pare aver soddisfatto #pubblico, #espositori, #artisti e #compratori. Un bel successo per la 25 edizione della kermesse internazionale raccolta sotto le volte avveniristiche dell’#Oval al #Lingotto, #Torino.

La #Fiera firmata per la seconda volta da  #IlariaBonacossa si è presentata meno briosa dell’ultima edizione , senza eccessi ,nessuna opera scandalosa, poco colore, rari fronzoli, più seriosità che fantasia. Eppure ha registrato una riuscita di presenze che ha trascinato anche tutte le ramificazioni sparse per Torino nonostante le capricciose condizioni metereologiche e i sistemi trasporti e comunicazione pressoché inesistenti. Raggiungere certe esposizioni sparse in varie location è stato faticoso, oltre che lento. Ma la gente, per nulla spaventata, anche se qualche volta infastidita, non è mancata, a conferma del desiderio di #arte e  #cultura diffuso molto più di quanto politici, e spesso gli stessi mass media, percepiscono.

Il marchio #Artissima ha acquisito prestigio al punto da determinare la creazione di una enorme ragnatela di eventi collaterali, ed un interessante business per Torino.

La decisione dei 195 espositori presenti (65 gallerie straniere da 35 Paesi) di mescolare grandi nomi a nomi emergenti, insieme alla spazio dedicato ai giovani, pur scegliendo in gran parte lavori “pacati”, quasi privi di fantasia, non ha ovviamente mancato di  prestare enorme attenzione alle quotazione perché l’arte contemporanea continua essere “un bene rifugio” per chi ha enormi quantità di denaro da impegnare.

Cifre precise sulle vendite non sono emerse nemmeno quest’anno. ”Voci” diffuse hanno comunque insistito fin dal primo giorno sull’espressione “numeri interessanti”. E proprio per questo appena conclusa la 25edizione parole, progetti e programmi erano già rivolti alla 26esima nella convinzione che l’appuntamento di Torino resta tra i più interessanti del settore a livello mondiale.

Girando tra i vari stand della Fiera una delle osservazioni più ripetute aveva un filo conduttore:  quando c’è una strategia, il successo arriva. E quest’anno , stando ai dati della #Camera di Commercio, Artissima lo ha ancora una volta confermato generando da sola un valore sui 3,7milioni di euro con un indotto del 177% e un impatto sul territorio di 24 euro per ogni euro investito.

Ma sono i risultati emersi alla chiusura a rendere Artissima un evento da difendere e magari addirittura migliorare:  54.800 visitatoti, 5.500 collezionisti da tutto il mondo, 35 Paesi rappresentati, 1.500 giornalisti, 7 premi, 48 partner e sponsor, 195 gallerie ( 79 italiane e 116 straniere). Ignoto un solo risultato: vendite e giro di affari.

Insomma dagli esiti di  Artissima2018 si evince che coloro che non ritengono la cultura adatta a produrre denaro forse non hanno le idee giuste e la tenacia necessaria per rendere il settore economicamente efficace.

Author: Carola Vai

Laureata in Lingue e Letterature straniere, giornalista e scrittrice. Ha lavorato in varie testate tra le quali: “la Gazzetta del Popolo”, “La Stampa”, “Il Mattino” di Napoli, “Il Giornale” di Montanelli. Passata all’AGI (Agenzia Giornalistica Italia) dal 1988 al 2010, è diventata responsabile della redazione regionale Piemonte-Valle d’Aosta. Relatrice e moderatore in convegni in Italia e all’estero; Consigliere dell’Ordine Giornalisti del Piemonte fino al 2010, poi componente del consiglio di amministrazione della Casagit (Cassa Autonoma Assistenza dei Giornalisti Italiani) dove attualmente è sindaco effettivo. Tra i libri scritti “Torino alluvione 2000 – Per non dimenticare” (Alpi Editrice); “Evita – regina della comunicazione” (CDG, Roma ); “In politica se vuoi un amico comprati un cane – Gli animali dei potenti” (Daniela Piazza Editore). "Rita Levi-Montalcini. Una donna Libera" Rubbettino Editore)