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Carola Vai

A oltre due mesi dall’apertura presso la Fondazione Ferrero, ad Alba (Cuneo), continua il successo di pubblico dell’esposizione internazionale: Dal Nulla al Sogno. Dada e Surrealismo, proveniente dalla collezione del Museo olandese Boijmans Van Beuningen di Rotterdam e curata dal professore Marco Vallora.  

La mostra, suddivisa in nove sezioni, presenta opere di grandissimo livello del Dadaismo e del Surrealismo in una sorta di dialogo a tratti armonico, altri contrastanti, ma sempre seguendo un ritmo legato alla cronologia degli eventi: il caso, la bruttezza estetica, il sogno, l’inconscio, la relazione con l’arte antica, il legame tra arte e ideologia.

“La riproduzione vietata”, René Magritte

Nel percorso espositivo è possibile incontrare molti dipinti di Salvador Dalí tra cui l’impressionante “Volto della guerra”, ispirato alle “Metamorfosi” del poeta romano Ovidio; lo straordinario “Impressioni d’Africa”  suggerito dal libro di Raymond Rousell ed anche l’ironico “Divano-labbra di Mae West” del 1938. Ci sono poi tre versioni diverse delle Boîtes (“scatole”) di Marcel Duchamp  “La boîte verte”, “La boîte-en-valise” e “À l’infinitif”; molti dipinti di René Magritte tra i quali: “La riproduzione vietata”(1937),  celebre ritratto sdoppiato allo specchio di James dove, invece di riflettere il volto, spiccano spalle e nuca;  “La giovinezza illustrata” dove si vedono oggetti della vita quotidiana, un busto femminile, un leone e molto altro rappresentati uno in fila all’altro lungo una strada sterrata di campagna che taglia un prato verde. Inoltre si incontrano tele di Giorgio De Chirico tra le quali “Il trovatore”, 1924, dove un monumentale manichino domina la scena; lavori di Man Ray,  Max Ernst;  Joan Mirò;  Marcel Duchamp;  Francis Picabia e molti altri.

“Il trovatore”, Giorgio De Chirico

Tra le molte curiosità dell’esposizione, a entrata gratuita, la sezione dedicata a tracciare un filo invisibile sulla nascita del rapporto tra arte e cultura di massa perché, come spiega il professore Marco Vallora nell’interessante catalogo:  “la storia artistica del Dadaismo e del Surrealismo non passa solo attraverso dei prodotti artistici, tele, sculture che possono raggiungere risultati discutibili, o provvisori, o deludenti dal punto di vista artistico, ma tutto quanto sta attorno a queste proposte … ha un interesse se non maggiore, certo imprescindibile” (pag. 244).

Curiosa la sezione dedicata ai Sogni per indicare la rinascita dopo la distruzione e il rifiuto radicale dell’arte consumata dai dadaisti.

La mostra non comprende solo sculture e dipinti di minuscole e grandi dimensioni come il trittico (Paesaggio con fanciulla che salta la corda, 1936), o la bocca-divano di Mae West (conosciuta anche in repliche di design, ma qui presente in un singolare originale vintage d’epoca) di Salvador Dalí, ma pure documenti rarissimi, provenienti dai caveaux inesplorabili della biblioteca del Museo, libri, poesie, riviste, pamphlets, spezzoni di film, frammenti di musica, lettere, manifesti legati ai due movimenti.  L’evento espositivo “ben si colloca tra le iniziative della nostra Fondazione da sempre ispirate al motto ‘lavorare, creare, donare’” spiega la presidente Maria Franca Ferrero in apertura del catalogo nella pagina dedicata ai ringraziamenti a quanti hanno contribuito alla realizzazione del progetto. La mostra realizzata con una logica espositiva che intende proiettare le suggestioni surrealiste nel modo di presentare le opere e di concepire un’arte non più soltanto museale e assopita, chiuderà i battenti il 25 febbraio 2019.

 

Dal nulla al sogno Dada e Surrealismo dalla Collezione del Museo Boijmans Van Beuningen

APERTURA fino al 25 febbraio 2019

INGRESSO GRATUITO

Luogo: Fondazione Ferrero, Alba (Cuneo)

Visite: giorni feriali dalle 15 alle 19

Sabato e festivi dalle 10 alle 19.

Info: www.fondazioneferrero.com

 

Author: Carola Vai

Laureata in Lingue e Letterature straniere, giornalista e scrittrice. Ha lavorato in varie testate tra le quali: “la Gazzetta del Popolo”, “La Stampa”, “Il Mattino” di Napoli, “Il Giornale” di Montanelli. Passata all’AGI (Agenzia Giornalistica Italia) dal 1988 al 2010, è diventata responsabile della redazione regionale Piemonte-Valle d’Aosta. Relatrice e moderatore in convegni in Italia e all’estero; Consigliere dell’Ordine Giornalisti del Piemonte fino al 2010, poi componente del consiglio di amministrazione della Casagit (Cassa Autonoma Assistenza dei Giornalisti Italiani) dove attualmente è sindaco effettivo. Tra i libri scritti “Torino alluvione 2000 – Per non dimenticare” (Alpi Editrice); “Evita – regina della comunicazione” (CDG, Roma ); “In politica se vuoi un amico comprati un cane – Gli animali dei potenti” (Daniela Piazza Editore). "Rita Levi-Montalcini. Una donna Libera" Rubbettino Editore)