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Carola Vai

 L’8 è ritenuto un numero portafortuna da molte credenze. Se davvero è così, #Casagit, la Cassa sanitaria dei giornalisti, avrà un luminoso futuro avendo avviato la propria trasformazione all’insegna di tale numero. L’80esima assemblea nazionale dei Delegati ( 80 componenti, 29 donne) riunita a #Bologna, dall’11 al 13 giugno 2019, ha infatti approvato l’atto costitutivo e lo Statuto della #Fondazione Casagit (71 voti favorevoli, 2 astenuti) decretando una svolta storica per la Cassa che punta così all’allargamento verso altre categorie produttive, oltre quella dei giornalisti.

Francesco Matteoli, Direttore Generale; Gianfranco Giuliani, vice presidente vicario; Daniele Cerrato, Presidente; Gianfranco Summo, vice presidente; Grazia Napoli, componente Cda.

L’itinerario di trasformazione istituzionale della Cassa prevede, oltre la Fondazione, che venga istituita una Società Mutuo Soccorso entro dicembre 2019. I due enti, con compiti diversi, mirano a tutelare la salute dei giornalisti allargando la platea dei partecipanti. Il tema dibattuto per anni, è stato seguito, pur con qualche perplessità iniziale,  con attenzione dal Collegio dei Sindaci (tre componenti effettivi: Giovanni Innamorati, Carola Vai, Mario Zaccaria, presidente;  due supplenti:  Pierpaolo Dobrilla, Michele Manzotti) e lo scorso aprile è stato approvato all’unanimità dal consiglio di amministrazione presieduto da Daniele Cerrato, presente anche il direttore generale, Francesco Matteoli.

Il Collegio dei Sindaci al completo: Michele Manzotti, Giovanni Innamorati, Carola Vai, Mario Zaccheria, Pierpaolo Dobrilla.

La #FondazioneCasagit  sarà un ente con personalità giuridica senza scopo di lucro, completa autonomia statutaria e gestionale, durata illimitata e sede principale a Roma con possibili sedi secondarie in Italia e all’estero. Tre i suoi obiettivi principali : garantire ai giornalisti italiani “un adeguato sistema di sicurezza sociale, per tutelare la dignità, l’autonomia nell’esercizio della professione fuori da ogni condizionamento politico ed economico e contribuire così alla difesa della libertà di stampa”;  concedere contributi a fondo perduto a Casagit o a eventuali enti suoi successori; svolgere ulteriori attività funzionali allo sviluppo dell’Assistenza Sanitaria Integrativa, tra cui ricerca scientifica, formazione, istruzione, educazione.

Venti giornaliste Delegate Nazionali delle 29 su 80 componenti dell’Assemblea Nazionale Casagit con al centro il sindaco Carola Vai

Le risorse della Fondazione saranno quelle trasferite dall’attuale Casagit, (denaro, beni mobili e immobili) oltre agli attuali redditi da attività di impresa (attraverso la Casagitservizi srl) e ai proventi della gestione finanziaria che scaturiranno dal patrimonio conferito.

Tra i temi più dibattuti: la questione degli organi della Fondazione : Quali sono? Il Consiglio di Indirizzo, del quale fanno parte i fondatori, (ossia i giornalisti del consiglio di amministrazione Casagit o di eventuali enti suoi successori eletti dall’assemblea dei delegati della stessa Casagit o nell’ambito dei corrispondenti organismi di eventuali enti suoi successori, nonché il rappresentante della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, FNSI),  e al quale è  riservata la deliberazione degli atti di indirizzo relativi alla vita della Fondazione  e  al raggiungimento dei suoi scopi; il Consiglio di Gestione; il Presidente e il vicepresidente; la Commissione Permanente; il Collegio dei Revisori dei Conti. E il Direttore Generale.

Francesco Matteoli e Daniele Cerrato

L’80esima Assemblea nazionale dei delegati ha approvato anche il bilancio 2018 (con 4 astensioni e 1 voto contrario),chiuso con un attivo di 1 milione e 683 mila euro che porta la “quota  risparmiata” della Cassa a 43 milioni di euro in tutto, in miglioramento sul 2017 che però aveva segnato un forte calo nei confronti del 2016. Salita a 55 milioni la liquidità. Numeri positivi attribuiti al contenimento dei ricoveri, inferiori alle previsioni.

In leggera crescita (153 unità) i soci titolari giunti nel 2018 ad un totale di 25.537 unità contro i 25.384 del 2017 mentre l’anno precedente erano 25.602 unità, dunque più numerosi. Con i famigliari e i componenti dei vari profili, gli iscritti Casagit al 31 dicembre 2018 risultavano in totale 49.583, in crescita sul 2017 allorché si erano fermati a 49.102 unità, ma meno del 2016 quando gli iscritti erano 49.975 unità.

Il bilancio Casagit 2018 è migliorato se confrontato con i dati del 2017, ma è rimasto inferiore a quanto conseguito nel 2016.

Una situazione che poggia “su un piano inclinato”, secondo il Direttore Generale, Francesco Matteoli. Per affrontare il calo degli iscritti, della retribuzione media dei giornalisti, dell’aumento delle prestazioni per l’arretramento del Servizio Sanitario Nazionale e della crescita dell’età media della popolazione, “bisogna costruire i presupposti per invertire la tendenza, distribuendo il rischio sanitario su una platea più ampia e giovane. Possibilità consentita con l’operazione legata alla modifica dell’assetto istituzionale della Casagit”, ha spiegato Matteoli.

Carola Vai

Tra i dati curiosi del bilancio 2018, quelli riguardanti il profilo uno, il più importante, che conta in totale 48.103 iscritti, con ancora la presenza numerica maggiore delle donne pari a 24.711 contro  23.392 uomini, e una differenza di 1.319 unità , esattamente uguale alla cifra che divideva la presenza femminile, 24.533 unità, da quella maschile, 23.214 dell’anno 2017.

L’Assemblea ha poi preso atto del bilancio preventivo 2019, positivo di almeno 560 mila euro. Una previsione comunque incerta perché esclude obbligatoriamente alcuni elementi come, ad esempio, gli effetti della nuova convenzione Inpgi-Casagit.

Ribadita comunque l’ipotesi  di scenari secondo i quali Casagit potrebbe mantenere la sostenibilità del patrimonio solo fino al 2024/2016. Ma il cambiamento avviato, con la nascita della Fondazione e poi della Società Mutuo Soccorso è ritenuto un modo per impedire tale previsione negativa.

 

 

Author: Carola Vai

Laureata in Lingue e Letterature straniere, giornalista e scrittrice. Ha lavorato in varie testate tra le quali: “la Gazzetta del Popolo”, “La Stampa”, “Il Mattino” di Napoli, “Il Giornale” di Montanelli. Passata all’AGI (Agenzia Giornalistica Italia) dal 1988 al 2010, è diventata responsabile della redazione regionale Piemonte-Valle d’Aosta. Relatrice e moderatore in convegni in Italia e all’estero; Consigliere dell’Ordine Giornalisti del Piemonte fino al 2010, poi componente del consiglio di amministrazione della Casagit (Cassa Autonoma Assistenza dei Giornalisti Italiani) dove attualmente è sindaco effettivo. Tra i libri scritti “Torino alluvione 2000 – Per non dimenticare” (Alpi Editrice); “Evita – regina della comunicazione” (CDG, Roma ); “In politica se vuoi un amico comprati un cane – Gli animali dei potenti” (Daniela Piazza Editore). "Rita Levi-Montalcini. Una donna Libera" Rubbettino Editore)