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Carola Vai

L’emergenza #Covid19 ha penalizzato l’intera economia italiana. Ma il Turismo è  forse il settore più danneggiato. Molti alberghi, ristoranti, trasporti sono a rischio chiusura definitiva.  Al punto da indurre Federturismo Confindustria, associazioni di categoria e imprenditori a invocare interventi seri da parte dello Stato per evitare la scomparsa di un gran numero di aziende.  Il Piemonte sta cercando in tutti i modi di evitare il tracollo di molte strutture. “La quantità di quattrini che il Decreto rilancio del governo ha previsto per il turismo sono un’inezia in confronto a quanto fatto da altri Paesi”, ha accusato  Marina Lalli, Presidente nazionale di Federturismo, intervenendo al convegno Webinar sul tema “Position paper di indirizzo strategico del turismo in Piemonte”. Presenti esperti del settore e l’assessore regionale del Piemonte Vittoria Poggio.

Carola Vai

“Il bonus vacanza introdotto dal governo è una piccola, piccola cosa. Una mano tesa per prolungare l’esistenza di un

Federico De Giuli

mese, forse due, di qualche azienda. Senza un serio progetto di rilancio molte aziende non riusciranno a salvarsi”, ha ribadito Marina Lalli. Poi ha aggiunto: “quando sento dire che il turismo riprenderà, mi preoccupo molto. Anch’io sono certa che il settore riprenderà, ma quante aziende arriveranno alla ripresa? Dobbiamo riprogettare il rilancio”. In pratica l’Italia deve comunicare tutto il territorio senza incertezze. A cominciare dal tema sicurezza. La numero uno di Federturismo ha ancora una volta sottolineato la necessità di “sburocratizzare” per aiutare il comparto in questo periodo di enorme difficoltà.  Parole seguite con attenzione dai presenti all’incontro coordinato da Federico De Giuli, Presidente della Commissione Industria del Turismo di Confindustria Piemonte.

La regione sabauda prima dell’arrivo del coronavirus aveva studiato un piano strategico per rilanciare il turismo. “Piano da ricostruire”, ha ammesso l’assessore Vittoria Poggio. Intanto la Regione, al momento unica in Italia, sta tentando di attirare i turisti offrendo voucher vacanza “paghi una notte ne ottieni tre”. L’offerta è disponibile fino al 31 agosto, ma i voucher acquistati possono essere usati fino al

Luisa Piazza

31 dicembre 2021. All’iniziativa hanno aderito oltre 400 aziende tra hotel, B&B, campeggi, alloggi, agriturismo sparsi in tutta la Regione. Il progetto realizzato dalla Regione Piemonte in sinergia con VisitPiemonte , società che si occupa di valorizzare il territorio, in collaborazione con tutte le Agenzie Turistiche Locali,  Unioncamere,

Vittoria Poggio

le Camere di commercio e i Consorzi turistici del Piemonte sotto la regia della Federazione dei Consorzi turistici della Regione Piemonte – Piemonte Incoming, sta ottenendo risultati soddisfacenti. “In pochi giorni sono stati venduti 1.700 voucher “, ha rivelato Luisa Piazza di VisitPiemonte. Variegate le tariffe in base alla struttura scelta. La formula, a due settimane dalla presentazione, sembra trovare riscontri positivi nel pubblico.  La ripartenza post Covid “ deve passare attraverso un rapporto diverso tra pubblico e privato”, ha sostenuto Italo Candoni di Federturismo, riconoscendo che “la valorizzazione del territorio piemontese è assolutamente assicurata”.

Italo Candoni

Se dopo la tragica esperienza del Covid-19 nulla sarà come in prima, i docenti dell’Università di  Torino intervenuti al convegno hanno puntato l’attenzione sulla necessità di maggiore preparazione degli addetti al turismo. “I consumatori chiedono di poter vivere una vacanza adeguata alle loro esigenze – ha osservato la professoressa Laura RolleNon cercano più una permanenza mordi e fuggi, ma un programma con un’offerta utile, ad esempio, a migliorare loro stessi”. In pratica un buon programma sostituisce il prodotto. Ancora più severo il sociologo Filippo Barbera: molti operatori locali hanno scarsa consapevolezza del proprio territorio. Ad esempio capita, alla richiesta di formaggio, di vedersi servire delle sottilette. E alla reazione stupita e conseguente domanda di un prodotto locale, ci si sente rispondere che non è disponibile. Il turismo è un’industria, ha bisogno di un

Filippo Barbera

ecosistema e di tanto altro”.  Il professor Filippo Monge ha chiamato in causa il turismo congressuale da anni al centro della sua attenzione . “I nostri marchi devono essere i nostri biglietti da visita, Un nostro brand non deve finire in Svizzera per fare un congresso, ma rimanere in Piemonte. Ovviamente sono indispensabili vari servizi collaterali”.

Dal convegno è emersa l’indicazione dell’assoluta necessità di lavorare tutti in sintonia (studiosi, esperti, imprenditori,

Filippo Monge

politici) per tentare di risollevare le sorti dell’industria turistica che anche in Piemonte rappresenta una fetta importante della bilancia economica. Intanto l’assenza dei viaggiatori internazionali, in Italia pari al 50% delle presenze, influenza negativamente il mercato. Confindustria Alberghi fa sapere che anche agosto 2020 si preannuncia critico. Il calo prenotazione  camere sfiora il 90% nelle città d’arte e il 30% al mare. Drammatica la situazione occupazionale con il 60% degli alberghi ancora chiusi. Quelli in attività stanno riducendo le tariffe del 20% circa rispetto allo scorso anno, “L’assenza del turismo internazionale condiziona tutto il territorio, particolarmente nei segmenti lusso” ha fatto sapere Maria Carmela Colaiacovo, vice presidente di Confindustria Alberghi. E ancora una volta ha sollecitato “interventi urgenti per garantire la sopravvivenza di un patrimonio che muove molta parte dell’ economia del Paese“.

 

www.visitpiemonte.com

 

Author: Pier Carlo Sommo

Torinese, Laureato in Giurisprudenza, Master in comunicazione pubblica e Giornalista professionista. Dal 1978 si occupa di comunicazione e informazione nella pubblica amministrazione. Ha iniziato la carriera professionale presso la Confindustria Piemonte. Dopo un periodo presso l'Ufficio Studi e Legislativo della Presidenza della Regione Piemonte nel 1986 è diventato Vice Capo di Gabinetto e Responsabile Relazioni Esterne della Provincia di Torino Dal 1999 al 2020 è stato Direttore delle Relazioni Esterne e Capo Ufficio Stampa dell'ASL Città di Torino. Autore di saggi, articoli e ricerche, ha pubblicato numerosi volumi e opuscoli dedicati alla comunicazione culturale - turistica del territorio. È docente in corsi e seminari sui problemi della comunicazione e informazione presso le società di formazione pubbliche e private . Professore a contratto di Comunicazione Pubblica presso l'Università di Torino e Università Cattolica. embro del Direttivo del Club di Comunicazione d'Impresa dell’Unione Industriale di Torino, dal 2005 al 2008 è stato Vice Presidente. Presidente del Comitato scientifico di OCIP Confindustria Piemonte Membro del Comitato Promotore dell' Associazione PA Social, È stato Segretario Generale Nazionale dell'Associazione Comunicazione Pubblica e Istituzionale dal 2013 al 2020.