Dario Gedolaro
Finalmente un segnale di speranza per un settore che doveva essere uno dei cavalli di battaglia della Torino post industriale, il turismo congressuale. Turismo Torino e provincia ha annunciato che si terrà al Lingotto Fiere un evento scientifico di livello mondiale: EACR 2023, il 29° Congresso della European Association for Cancer Research. Dal 12 al 15 giugno 2023 arriveranno a Torino oltre 1.500 scienziati, riuniti per lo studio e lo scambio di informazioni ad altissimi livelli scientifici nel campo dell’oncologia.Dario Gedolaro
(#italiaunicaqui) - Doveva essere il “risarcimento” per la mancata designazione a sede del Tribunale Europeo dei Brevetti (Tub), ma sull’Istituto Italiano per l’Intelligenza artificiale (I3A) a Torino finalmente tutti i nodi sono venuti al pettine. Chi aveva letto con attenzione le decisioni prese da governo e parlamento nel 2021 già sapeva che il progetto sbandierato dal sindaco di Torino, Chiara Appendino, era stato fortemente ridimensionato. Ma ora tutti lo ammettono.Carola Vai
(#Italiaunicaqui) – Chiusa con successo la 34ma edizione, il Salone del Libro di Torino, sta pensando al prossimo appuntamento che sarà dal 18 al 22 maggio 2023 con un’ambizione: diventare il numero uno in Europa. Ambizione legittima visto che nel suo genere è già unico e pertanto ben stabile sul podio. Certo, superare il record di pubblico di quest’anno, 168.783 visitatori, (nell’edizione di ottobre 2021 furono 150.000) non sarà facilissimo. Ma con una tenace aspirazione di crescita la meta ambita può essere conquistata, anche se qualche “voce” sottolinea nemmeno troppo sottovoce che la sede della kermesse, il Lingotto Fiere, necessita di forti rinnovamenti per affrontare un ulteriore sviluppo del Salone.Carola Vai
“Eurovision Song Contest 2022 renderà Torino più internazionale, come era già accaduto con le Olimpiadi invernali 2006”, dicono tanti osservatori. In attesa, tralasciando le ricadute economiche dell’evento sul territorio, (che sarebbe assurdo non ci fossero), rammento i principali artisti che nati nella città della Mole Antonelliana e famosi oltre i confini italiani hanno portato il nome di Torino nel mondo: Rita Pavone, 50 milioni di dischi venduti; Umberto Tozzi, 70 milioni di dischi; Fred Buscaglione, entrato nell’olimpo dei miti; il pianista Ezio Bosso; il jazzista Dario Chiazzolino; il duo “I Righeira”; il gruppo musicale “I Subsonica”.PCS
Fino al primo maggio in mostra al Mastio della Cittadella di Torino la riscossa del Regio Esercito Italiano dall’armistizio alla liberazione 1943 – 1945. Un racconto per immagini, alcune inedite, testi, curiosità di un importante periodo della storia italiana. L’apertura della rassegna avvenuta il 23 aprile 2022 è stata accompagnata dalla conferenza degli storici Gianni Oliva, Pier Franco Quaglieni e del curatore Pier Carlo Sommo. La mostra abbraccia il periodo dal 25 luglio 1943 al maggio 1945, momento tragico, ma importantissimo della storia italiana non ancora del tutto esaminato con una neutralità critica indispensabile per una valutazione storica corretta. Nonostante i molti studi sulla condotta delle forze armate italiane, non sono ancora emerse del tutto non solo le cause della loro crisi, ma anche le reazioni e il valore individuale che favorirono atti di resistenza visti in un quadro complessivo.Pier Carlo Sommo
Una città semi deserta già dall’imbrunire, notti buie e silenziose rotte dai lampeggianti blu della polizia, posti di blocco. Di giorno palazzi delle istituzioni con guardiole blindate e agenti armati, scanner agli ingressi, un attentato alla settimana. Per molti, obiettivi effettivi o presunti delle BR, ogni giorno significava tornare a casa cambiando strada, guardare con sospetto chi era vicino al portone di casa, e bisognava fare un paio di giri per vedere se si allontanava… Chi ha vissuto a Torino gli “anni di piombo” del terrorismo rosso non li ha dimenticati. Vedere la mostra fotografica “Torino Ferita 11 dicembre 1979” inaugurata l’11 marzo alla Biblioteca Nazionale di Torino, riporta indietro a quei terribili anni.Dario Gedolaro
Non si può dire proprio che il neo sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, e la sua giunta abbiano esordito con il piede giusto: la prima significativa iniziativa da quando sono in carica è l’aumento dell’Irpef comunale che colpirà una bella fetta di torinesi.Dario Gedolaro
“Oggi posso dire, con un pizzico di orgoglio, che lascio una Città migliore di quella che ho trovato". Era il 16 ottobre 2021 e Chiara Appendino, alla vigilia del ballottaggio per il nuovo sindaco di Torino, tracciava così un bilancio dei 5 anni del suo mandato. Ora quella frase risuona come beffarda alla luce dell’ultima indagine socio-economica sullo stato della città presentata pochi giorni fa dall’Associazione delle Fondazioni bancarie piemontesi e redatta da quell’acuto osservatore che è l’economista Mauro Zangola, già direttore del Centro Studi dell’Unione Industriale di Torino. Ma, si sa, non c’ è peggior sordo di chi non vuole sentire. La ricerca ha per titolo: “Conosci la tua città? Un viaggio nella società e nell’economia torinese”. Che cosa emerge? Anzi quali conferme se ne ricavano? Torino è una città che invecchia, che è ferma, che non riesce a risolvere, almeno in parte, i problemi principali dei quartieri più a rischio e continua a non offrire speranze ai giovani che abitano in queste aree. La pandemia da Covid 19 non ha fatto che mettere sale sulle ferite e così è aumentato il disagio, dove invece sarebbero serviti interventi efficaci.
Dario Gedolaro
Si potrebbe dire: “ Chi di Fedez ferisce, di Fedez perisce”. E così leggiamo su La Stampa, il giornale che ha dato spazio e voce alle esternazioni ridicolo/ignoranti del rapper e della sua mogliettina, Chiara Ferragni, campionessa di iperconsumismo, un allarmato articolo dal titolo: “L’ ultima stagione populista, il partito di Fedez”. Lo spunto è la registrazione del dominio internet “Fedezelezioni2023.it”. La giornalista ricorda le posizioni “antipolitiche” della coppia, soprattutto in difesa dell’ indifendibile Ddl Zan (su cui Letta ha rimediato un infortunio politico di non poco conto), e cita: “Politici, fate schifo” o, a proposito di Matteo Renzi,: “C’è tempo per spiegare quanto sei bravo a fare la pipì sulla testa degli italiani dicendogli che è pioggia”.Pier Carlo Sommo
(#italiaunicaqui) - Le sale dell’Archivio di Stato di Torino ospitano, dal 27 ottobre 2021 al 7 gennaio 2022, una retrospettiva dedicata al pittore torinese Francesco Tabusso. La rassegna "Francesco Tabusso. Le favole della pittura" è promossa in occasione del decennale della morte dell’artista. Circa sessanta opere provenienti da collezioni pubbliche e private delineano le tappe salienti del suo cammino in oltre sessant’anni di attività di pittore eclettico, attivo al di là di mode e movimenti.