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Tag Archives: Ucraina

Dario Gedolaro

La “bandiera bianca” di Papa Francesco a proposito dell’Ucraina ha suscitato perplessità e critiche da più parti, anche perché nell’accezione italiana (che non è la lingua madre del Papa) è  un invito alla resa. Invece, come hanno spiegato poi i portavoce del Pontefice, “bandiera bianca” voleva essere un invito ad entrambe le parti a cessare le ostilità e a cercare una via diplomatica al conflitto. Ora apprendiamo da fonti di parte, ma non di parte filorussa, bensì americana ed esattamente dall’autorevole New York Times, particolari che gettano nuova luce sulle cause del conflitto e che ne rendono la “lettura” meno scontata, avvalorando la tesi di chi invita a trovare un accordo che “scontenti tutti” (come definiva i “buoni” accordi di politica internazionale l’ex segretario di Stato, Henry Kissinger).

Dario Gedolaro

Visto che l’irreparabile è accaduto (la guerra), che i lutti diventano ogni giorno più gravi, che non sembrano esserci dubbi sul fatto che il conflitto non si allargherà e quindi che l’Ucraina difficilmente vincerà (anche se potrà limitare i danni), dando per scontati i giudizi severi sulla Russia e su Putin (che indubbiamente stanno dalla parte del torto), è utile riflettere su un tema fondamentale: come e perché si è giunti a questo punto. La guerra si sarebbe potuta evitare? Le diplomazie dell’Europa e degli Stati Uniti sono state incapaci di cogliere, negli anni passati, i segnali che andavano in direzione di un conflitto armato? Siccome la decisione di muovere guerra a un Paese vicino non può essere presa dal giorno alla notte, è evidente che qualcosa non ha funzionato nella comprensione di quanto pian piano maturava nella mente di Putin.

Pier Carlo Sommo

 Purtroppo la guerra è una maledizione insita nella natura umana. Nella storia dell’umanità la pace è sempre stata un breve intervallo tra periodi di guerra più o meno lunghi.  Il crollo del muro di Berlino ha creato una grande illusione  caduta rapidamente. L'equilibrio del terrore aveva creato un periodo di relativa tranquillità inframmezzata da guerre "minori", il dopo è stato di crescente instabilità e minacce. Reputo pericoloso il pacifismo utopico di certe organizzazioni. Chi vuole seriamente la guerra, non arretra di un millimetro,  anzi è incentivato perché interpreta questi atti solo come segni di debolezza.

Dario Gedolaro

“L'America capirebbe meglio cosa provano i russi riguardo all'Ucraina, se si chiedesse come reagirebbe se, diciamo fra dieci anni, la Cina si alleasse col Messico e costruisse una base a un centinaio di chilometri a Sud del Rio Grande”. Lo ha scritto pochi giorni fa l’autorevole Ispi, l’ Istituto per gli Studi di Politica Internazionale, per spiegare la reazione di Putin all’ ipotesi di un ingresso dell’ Ucraina nella Nato. Bisogna partire da qui, nel momento più grave della crisi fra i due paesi, per cercare di comprendere come si è giunti alla guerra, senza lasciarsi condizionare dall’ emotività che ci porta sicuramente a parteggiare senza sì e se ma per gli aggrediti, cioè gli ucraini.