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Carola Vai

Le località montane adagiate sui versanti del Monte Bianco sia francesi che italiane sono in continua competizione per mostrare le loro bellezze, piste sciistiche, sentieri per ciaspole, cibi, cultura, ambiente e tanto altro. Soprattutto in inverno. Una gara per contendersi turisti, sciatori, vacanzieri. L’ultimo esempio arriva dalle mete francesi unite sotto lo slogan “Pays du Mont Blanc”, “Vallée de Chamonix Mont-Blanc” presentate ai giornalisti da “Explore France” a Torino, nell’hotel NH Carlina, sotto la regia di Barbara Lovato, responsabile dell’ufficio stampa e P.R. presso Atout France-Italia, l’agenzia che si occupa dello sviluppo del turismo francese in Italia.

Carola Vai e Barbara Lovato

Una carrellata di 14 comuni, di cui 12 destinazioni turistiche sempre più agguerrite per attrarre e soddisfare esigenze e curiosità di ospiti di ogni provenienza, età, genere, tutte distribuite nel cuore dell’Alta Savoia, a circa 4 ore, 4 ore e mezza, da Milano e Torino. La posizione geografica e l’altezza, tra i 500 e i 4.800 metri, soddisfa sciatori di ogni livello, ed anche semplici visitatori di ogni condizione fisica.

Difficile citare tutti i pregi e le opportunità offerte dai vari centri. Pertanto mi limito a sintetizzare novità ed eccellenze sottolineando che ogni destinazione merita una sosta lunga o breve in base alle proprie esigenze, e che tutte consentono di scoprire un angolo speciale del massiccio del Monte Bianco, versante francese. Ed anche un po’ di storia. Come ad esempio Combloux che quest’anno celebra i 90 anni dello sci con vari festeggiamenti, serate di spettacoli, mostre fotografiche e di oggetti d’epoca. Combloux, poco più di 2000 abitanti, a 32 chilometri da Chamonix, è affacciato sul Monte Bianco ed è collegato a centinaia di chilometri di piste sciistiche.

Ancora più piccolo, ma molto caratteristico è Cordon, mille abitanti, adagiato a 900 metri altezza, detto “Il Balcone del Monte Bianco”poiché consente spettacolari immagini del maestoso massiccio bianco. Cordon, vicino a Chamonix, Megéve e Sallanches, a circa un’ora in auto da Ginevra, non possiede grandi stazioni sciistiche, pertanto non è mai invaso da grandi folle. Per questo è ideale per coloro che apprezzano la bellezza tranquilla della montagna.

I paesi del Monte Bianco

Piste sciistiche per tutti i livelli distribuite su 120 chilometri e 25 chilometri per lo sci nordico dominano Les Contamines-Montjoie, località che dal 26 al 28 marzo 2026 ospiterà la finale di Coppa del Mondo di Telemark. Dalla competizione usciranno i migliori sciatori della stagione. Per questo c’è molta attesa di vedere i campioni delle varie discipline sciistiche provenienti da diversi Paesi del mondo impegnati in una sfida speciale: conquistare il prestigioso Globo di Cristallo.

Megéve, circa 3000 abitanti, a mille metri di altezza, offre opportunità oltre che sciistiche, anche a chi ama il golf. Sci, arte, storia e creatività invece a Passy Mont-Blanc, con vista eccezionale sul Monte Bianco, una nuovissima “pista nera” per gli appassionati di sci da brivido. La cittadina, quasi 12.000 abitanti, presenta anche strutture per bambini e molte curiosità artistiche. Ad esempio la chiesa “Notre-Dame-de-Toute-Grace” ospita opere di Braque, Chagall, Matisse, Leger, mentre la strada della Scultura Contemporanea è un museo a cielo aperto.

Praz-Sur-Arly oltre chilometri di piste da sci per tutte le capacità, affianca la tradizionale manifestazione internazionale delle mongolfiere. L’evento giunto nel 2026 alla 35° edizione si snoderà per la prima volta in otto giorni: dal 10 al 18 gennaio. Previsti decolli spettacolari e animazioni varie.

Carola Vai a Chamonix davanti al monumento ai conquistatori del Monte Bianco

Altro comune con piste da sci per sciatori di tutti i livelli è il vivace Saint-Gervais, 571 metri dialtezza,5.800 abitanti che come tutti gli altri centri del Massiccio del Bianco durante la stagione sciistica, come in estate, con l’arrivo di migliaia di vacanzieri e turisti vede le presenze più che triplicare. Tra le caratteristiche di Saint-Gervais ci sono le terme specializzate in trattamenti in grado di alleviare disturbi dermatologici (malattie della pelle, cicatrici ecc…). Una delle curiosità più apprezzate in questa zona è il treno a cremagliera, tra i più antichi di Francia, sicuramente tra i più spettacolari. Detto il Tramway del Monte Biancoè in servizio sia in inverno che d’estate.Il treno parte da Le Fayet o Saint Gervais per arrivare al Nid d’Aigle (2.372 metri).

Immersa nel cuore delle montagne si trova Sallanges, 17.000 abitanti, considerata la porta di accesso al Pays du Mont-Blanc. Adagiata lungo il fiume Arve nella valle omonima, Sallanges oltre l’opportunità di una vista eccezionale sulle montagne, la presenza di percorsi spettacolari per passeggiate, ciaspolate, piste di pattinaggio sul ghiaccio, possiede un gran numero di negozi, ristoranti, mostre, spettacoli teatrali.

Le rappresentanti degli uffici del turismo dei paesi del Monte Bianco all’hotel NH Carlina di Torino.

Infine particolarmente frequentata dagli amanti della montagna è la Valle di Chamonix, ai piedi del massiccio del Monte Bianco, al confine con Italia e Svizzera. L’area comprende cinque località: Servox, Les Houches, Argentière, Vallorcine e Chamonix-Mont Blanc, quest’ultima definita “Capitale mondiale dell’alpinismo”. Fu qui che si tennero le prime Olimpiadi invernali dello sci nel 1924. Ma Chamonix possiede anche un ricco patrimonio architettonico, testimone di una storia turistica che risale al 1741. Tra i tesori più famosi della località spicca la funivia dell’Aiguille du Midi che in circa 30 minuti consente di arrivare a 3.842 metri di altezza consentendo di scoprire panorami spettacolari sul Monte Bianco. Tra le novità dei prossimi mesi è prevista a giugno 2026 la riapertura del Museo del Monte Bianco che, distribuito su 1000 metri quadrati, è destinato diventare uno dei più grandi musei francesi dedicati alla montagna.

Ovviamente in tutte le località francesi immerse tra le pieghe del massiccio del Monte Bianco ha enorme importanza la cucina con i suoi caratteristici formaggi, fondute, dolci, vini e molto altro in grado di soddisfare golosità per tutti i palati.

Author: Pier Carlo Sommo

Torinese, Laureato in Giurisprudenza, Master in comunicazione pubblica e Giornalista professionista. Dal 1978 si occupa di comunicazione e informazione nella pubblica amministrazione. Ha iniziato la carriera professionale presso la Confindustria Piemonte. Dopo un periodo presso l'Ufficio Studi e Legislativo della Presidenza della Regione Piemonte nel 1986 è diventato Vice Capo di Gabinetto e Responsabile Relazioni Esterne della Provincia di Torino Dal 1999 al 2020 è stato Direttore delle Relazioni Esterne e Capo Ufficio Stampa dell'ASL Città di Torino. Autore di saggi, articoli e ricerche, ha pubblicato numerosi volumi e opuscoli dedicati alla comunicazione culturale - turistica del territorio. È docente in corsi e seminari sui problemi della comunicazione e informazione presso le società di formazione pubbliche e private . Professore a contratto di Comunicazione Pubblica presso l'Università di Torino e Università Cattolica. embro del Direttivo del Club di Comunicazione d'Impresa dell’Unione Industriale di Torino, dal 2005 al 2008 è stato Vice Presidente. Presidente del Comitato scientifico di OCIP Confindustria Piemonte Membro del Comitato Promotore dell' Associazione PA Social, È stato Segretario Generale Nazionale dell'Associazione Comunicazione Pubblica e Istituzionale dal 2013 al 2020.