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Pier Carlo Sommo

Un tempo le opinioni senza fondamento si esprimevano al bar di quartiere e rimanevano in ambiti locali limitati. Qualche giornalista dei giornali scandalistici le raccoglieva, per testate a bassa tiratura che giravano principalmente presso barbieri e parrucchiere. Purtroppo i social media, come immediatamente aveva intuito Umberto Eco, hanno ampliato la sfera della propagazione di bufale, sciocchezze e fake news, raccolte e purtroppo rilanciate da giornalisti frettolosi e da politici scadenti. Ennesima dimostrazione di tale situazione è stata la confusa partita dell’informazione e del comportamento dei politici nostrani sulle elezioni statunitensi dalle quali è uscito vincitore  Donald Trump.

Dario Gedolaro

Nonostante la discesa in campo del solito circo Barnum del mondo dello spettacolo, di quello della cultura, l’appoggio di buona parte dei più importanti media, Kamala Harris ha perso le elezioni americane e il Partito Democratico è arretrato sia alla Camera che al Senato. Insomma, la vittoria di Trump è stata di un margine più ampio di quanto previsto.

Dario Gedolaro

Il mondo alla rovescia”, è il titolo del controverso libro dell’eurodeputato, Roberto Vannacci. Uno scandalo per il radicalismo politico di sinistra, per la cultura cosiddetta “Woke”, cioè del politicamente corretto. Ma quando si leggono certe notizie c’è da chiedersi se il generale abbia tutti i torti. Recentemente il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, ha commentato con grande enfasi il fatto che la città ospiterà, si badi bene nel 2027, l’Europride, e cioè il raduno di chi vanta orientamenti sessuali “diversi” (omosessuali, lesbiche, trans, ecc. ecc.). Ovviamente la notizia ha avuto il commento entusiastico dei quotidiani di proprietà della famiglia Elkann/Agnelli, La Stampa e Repubblica. Il primo l’ha definita “una vittoria” e ha parlato di “un grande riconoscimento per la città”. 

Carola Vai

Dalle immagini per il telegiornale scientifico Leonardo della Rai, a quelle della guerra in Ucraina, poi delle elezioni in India, ancora della guerra, ma in Israele, della situazione femminile in Iran, delle bombe in Libano, fino alle elezioni presidenziali negli Stati Uniti. Sono alcuni dei principali servizi del reporter piemontese, Ivo Bonato, un vero artista della telecamera, capace di filmare momenti fugaci con la stessa chiarezza usata per quelli fissati con precisione.

Pier Carlo Sommo

Torino potrebbe essere considerata la città delle gallerie storiche. Infatti ne possiede tre con circa un secolo di vita: la Subalpina, la più elegante, la San Federico, la più grande, la Umberto I, la più commerciale. Nascono da una filosofia parigina diventata di moda nella seconda metà dell’800, chiamate “passages”, e ispirate ai bazars dei paesi orientali, dove sono antica tradizione le strade mercantili coperte.  Le “gallerie” si inserirono nel tessuto cittadino di  Torino molto bene perché la città era già percorsa da lunghi e ariosi portici, luoghi di passeggio e commercio.

Dario Gedolaro

L’ex procuratore di Palermo, Giancarlo Caselli, in un articolo sul Corriere della Sera dal titolo: “Giustizia, i confini della critica”, sostiene che “una delle maggiori anomalie italiane è l’ostilità verso la giurisdizione”, quando ci sono imputati “celebri” e dice che “l’insofferenza ostile verso i magistrati è un fenomeno ricorrente e preoccupante”.

Pier Carlo Sommo

Ogni anno nel mese di settembre in vari luoghi d’Italia si celebrano gli eventi che avvennero a partire dall’8 settembre 1943, data dell’Armistizio. Purtroppo i commenti su quei difficili giorni sono stati per anni “inquinati” dalla politica. Si è colto e diffuso quasi sempre solo il lato negativo trascurando gli effetti ed avvenimenti positivi. Anche nel senso di questo recupero di memorie, il 9 settembre 2024 presso la Scuola Sottufficiali della Marina a La Maddalena (Sassari) si è svolta una cerimonia a ricordo degli eventi accaduti in quel tragico settembre nell’isola e nel mare circostante.

Pier Carlo Sommo

In Italia la presenza femminile nelle Forze Armate oggi è una realtà consolidata. Dal  1999 le donne hanno la possibilità di arruolarsi nell’Esercito, nell’Aeronautica, nella Marina o nell’Arma dei Carabinieri. Lassenza di preclusioni di incarichi e di impieghi, oltre che di ruolo o di categorie, rende il modello di reclutamento italiano tra i più avanzati del mondo, per quanto riguarda le pari opportunità. Attualmente Forze Armate e Carabinieri, registrano la presenza di oltre 20 mila unità di personale militare femminile (quasi il 7,5 per cento del totale del personale militare). Ma il ruolo delle donne nelle Forze Armate italiane, anche se poco conosciuto, ha una storia molto più lunga. Una mostra, che ripercorre le tappe di questa storia, è stata organizzata dal Museo Storico Nazionale di Artiglieria  e la Sezione Provinciale di Torino  dell’Associazione Nazionale Artiglieri d’Italia  in collaborazione con il Gruppo Storico “Militaria 1848-1945”, presso il Mastio della Cittadella, (Corso Galileo Ferraris 0, Torino).