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Pier Carlo Sommo

Il prossimo anno l’abbazia Benedettina dei Santi Pietro e Andrea della Novalesa (Torino) compie 1300 anni. Le antiche cronache dicono, con inconsueta precisione testimoniata dall'atto di fondazione conservato presso l'Archivio di Stato di Torino, che il 30 gennaio 726 il patrizio Abbone, che governava le valli della Dora e dell'Arc, fece edificare nella Val di Susa, a Novalesa nella valle Cenischia, un monastero che affidò ai monaci Benedettini detti della "Regula mixta". Il cenobio, sull'antico e importantissimo percorso che valicava il Moncenisio, via poi abbandonata  in epoca napoleonica con la costruzione dell'attuale strada. I cospicui lasciti del testamento di Abbone del 739, che era stato rettore di Susa e Maurienne, portarono ai Benedettini possedimenti e notevoli ricchezze. Il complesso abbaziale che vediamo oggi è però il risultato finale di un lungo e laborioso e complesso processo che nel corso dei tempi, per eventi più o meno felici, vide più volte modifiche e ampliamenti.

Pier Carlo Sommo

Il 27 maggio 2025 è stata inaugurata al Museo del Prado di Madrid una grande mostra dedicata al pittore cinquecentesco Paolo Veronese. Tra le opere esposte vi sono le due grandi tele “Allegoria della scultura”e “Allegoria con la sfera armillare”, hanno come soggetto rispettivamente la scultura e l'astronomia.  Le opere sono di proprietà della Regione Piemonte e sono esposte a palazzo Viani Dugnani, sede del Museo del Paesaggio di Verbania. Con questo prestito al prestigioso museo spagnolo, il Piemonte, valorizza e promuove  il proprio patrimonio artistico all’estero. È  anche presente nella mostra il dipinto “Cena in casa di Simone il fariseo”  proveniente dalla Galleria Sabauda di Torino.

Il più onesto è stato il segretario della Cgil, Maurizio Landini, che aveva promosso il referendum: “Non è una vittoria, il nostro obiettivo non l’abbiamo assolutamente raggiunto”. I suoi “imitatori” o seguaci (Schlein, Conte, Fratoianni, Bonelli) hanno invece esercitato lo sport preferito dai politici italiani: arrampicarsi sugli specchi. E così sono venute fuori considerazioni ridicole, come quella di Elly Schlein che parla di “14 milioni di votanti più che per Meloni”. Il Post la definisce “conclusione spericolata” o anche “spiegazioni deboli e contorte”.  Anche perché la considerazione non corrisponde al vero.

PCS

Ciclicamente qualcuno propone di abolire l’insegnamento della storia nelle scuole, altri invece scrivono libri assurdi che distorcono la storia per ragioni politiche o anche solo per ignoranza e mancanza di cultura e spirito di ricerca. Specialmente gli eventi storici della seconda guerra mondiale hanno oggi spesso una narrazione confusa, alterata da residui nazionalismi e distorsioni a fini politici, che concorrono a vedere in modo alterato fatti che oggi è doveroso esaminare con una neutralità critica, per una valutazione corretta. Il passato dovrebbe essere osservato e studiato come una concatenazioni di eventi che porta alla creazione di una memoria condivisa che racconti la storia di tutti, nella sua verità e integrità, al di là delle passioni politiche o umane.

Dario Gedolaro

Sconcerto ma anche imbarazzo e interrogativi, questo suscita il grave fatto di sangue di Milano, in cui un detenuto che godeva del permesso di lavorare fuori dal carcere ha ucciso una donna di origine dello Sri Lanka e ferito gravemente un collega di lavoro. Riesplode la polemica se sia giusto o no concedere certi benefici a chi sta scontando una pena detentiva per reati gravi e anche se le pene inflitte dai tribunali siano adeguate.

Dario Gedolaro

Che Papa sarà Leone XIV, il primo pontefice statunitense, ma anche il primo della congregazione agostiniana, quella a cui apparteneva Martin Lutero, il monaco che ha spezzato l’unità della Chiesa Cattolica Romana? Difficilissimo dirlo, perché come vengono spesso smentite le previsioni su chi sarà eletto Papa, così possono essere facilmente smentiti i frettolosi identikit del prescelto dal Conclave.

Carola Vai

Con la tumulazione di Papa Francesco nella Basilica di Santa Maria Maggiore salgono a otto i pontefici qui sepolti, con vari artisti celebri, compresi Pietro e Gian Lorenzo Bernini. Il primo Papa a scegliere come dimora definitiva la basilica situata in piazza dell’Esquilino, a Roma, fu Onorio III (pontificato 1216-1227). Seguirono: Papa Niccolò IV (1288-1292), Papa Pio V (1566-1572), Papa Sisto V (1585-1590), Papa Clemente VIII (1592-1605), Papa Paolo V (1605-1621), Papa Clemente IX (1667-1669). Tutti legati alla Basilica da una devozione speciale.