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Tag Archives: Giuseppe Conte

Dario Gedolaro

Giuseppe Conte è furbo, la sua professione, quella di avvocato civilista, lo rende sgusciante, camaleontico. Un colpo al cerchio e uno alla botte per ottenere alla fine quello che vuole. E, nel caso specifico, sfilare a Grillo la leadership del Movimento 5 Stelle, che, però, conserverebbe poco o nulla delle sue origini demagogico/populiste. Insomma, a lui sembra calzare a pennello la battuta dell’Avvocato Gianni Agnelli, che aveva definito un leader politico italiano dall’ eloquio poco comprensibile e cavilloso: “Intellettuale tipico della Magna Grecia”. Forse però Conte non ha fatto i conti (mi si scusi il gioco di parole) con la grossolana furbizia di un tipico prodotto della seconda repubblica, il comico Beppe Grillo: “Sono il garante, non un coglione”, ha elegantemente affermato per respingere l’affondo dell’avvocato Giuseppi.

Dario Gedolaro

Un primo passo è stato fatto: affidare il Paese in un momento di straordinaria difficoltà sanitaria ed economica a un presidente del consiglio competente e preparato, con un passato di importanti incarichi pubblici, esattamente il contrario di Giuseppe Conte. Su questo sito avevo scritto http://www.viavaiblog.it/renzi-ipocrita-stracciarsi-le-vesti-la-crisi-non-e-la-fine-del-mondo/ che non consideravo Renzi un irresponsabile per l’apertura della crisi di governo (come a quel tempo pare lo ritenesse il 70% degli italiani) e l’incarico a Mario Draghi dimostra che ha centrato il suo obiettivo: puntare a un “governo dei migliori” in grado, fra l’ altro, di redigere un Recovery Plan efficace e di essere sostenuto da un’ampia maggioranza.

Dario Gedolaro

#Italiaunicaqui  Lo ammetto non sono uno di quei 7 italiani su 10 che, secondo alcuni sondaggisti, sono sconcertati dalla crisi di governo (per ora presunta, ci sono sempre i cosiddetti “responsabili”) provocata da Matteo Renzi. Preciso subito, a scanso di equivoci, che non parlo per simpatia verso il politico toscano, non dimentico che disse al suo amico Enrico Letta, allora presidente del Consiglio che temeva di essere defenestrato, “vai avanti  sereno” e dopo poco lo fece cadere. Era il gennaio 2014.


Dario Gedolaro

"Accentrare o decentrare? Questo è il problema". Parafrasando Shakespeare, si può affermare che l’ emergenza Coronavirus Covid 19 , affrontata in Italia con tanta generosità e non poca disorganizzazione, ha riacceso le polemiche ideologico/politiche fra chi pensa ad uno Stato fortemente centralizzato e chi invece crede nel regionalismo.

Paolo Girola

Voglio continuare a cantare “fuori dal coro”. E allora ricordo quanto cantavano i  fanti della Grande guerra ( quella che fu definita l’inutile strage): “ Il general Cadorna ha scritto alla regina «Se vuoi veder Trieste te la mando in cartolina»”, e noi oggi potremmo cantare al Premier Giuseppe Conte e al Ministro Roberto Speranza: “ se vuoi vedere una mascherina…”..   . Luigi Cadorna fu cacciato dopo la disfatta di Caporetto  e al suo posto arrivò il generale Diaz… c’erano stati decine di migliaia di morti…e oggi? Evidentemente l’Italia ogni 100 anni deve avere la sua Caporetto.