Carola Vai
Per chi ama l’arte, la storia e magari fare anche una passeggiata in uno dei più famosi e interessanti parchi d’Italia non deve perdere la mostra “Magnifiche collezioni. Arte e potere nella Genova dei Dogi” allestita nei saloni della Reggia di Venaria Reale, alle porte di Torino, fino al prossimo 7 settembre.Dario Gedolaro
Lo spettacolo che dà il parlamento italiano non è dei più edificanti. Uno potrebbe dire “chi se ne frega”, ma invece dovremmo “fregarcene” tutti molto, perché sono in ballo le libertà democratiche del Paese. Non dovremmo mai dimenticare che la nostra Repubblica nasce sulle ceneri (è proprio il caso di dirlo) del ventennio fascista, che a sua volta travolse la ancora fragile monarchia costituzionale italiana. La travolse sotto un profluvio di insulti e di gazzarre violente. La sbeffeggiava sostenendo che “la democrazia è quel sistema politico che raggiunge il minimo risultato col massimo sforzo”.Pier Carlo Sommo
Federica Brignone, stella mondiale dello sci, il 14 marzo ha trionfato al SuperG femminile di La Thuile (Valle d'Aosta). Ai punti è già vincitrice della Coppa del Mondo. E' la seconda volta conquista che tale trofeo. Un record mondiale femminile per l'Italia. Ma parliamo un po’ del “teatro” bianco del trionfo di Federica: la pista n. 3 “Franco Berthod”.Carola Vai
Chi va piano, va sano e lontano, recita un antico detto. Adattare il concetto a chi ha fatto della velocità un mezzo per salire sul podio mondiale ha un non so che di ironico. Invece è l’esempio offerto da Federica Brignone, stella dello sci alpino italiano, super campionessa mondiale alla soglia dei 35 anni. L’atleta azzurra nata a Milano il 14 luglio 1990, abitante a La Salle, in Valle d’Aosta, con lenta, ma inossidabile tenacia si è lanciata alla conquista della Coppa del Mondo generale di sci in programma a Sun Valley, Stato dell’Idaho, negli Stati Uniti, avendo nel suo zaino 37 vittorie e 83 podi. Ed essendo, inoltre, l’unica donna italiana ad aver già vinto l’ambita Coppa di cristallo nel 2019-2020. Un record per la sua età sostengono in molti. Non lei.Dario Gedolaro
In 25 anni il debito pubblico statunitense è aumentato dal 54% al 122%. Una crescita esponenziale e bisogna partire da lì per capire molte cose degli Stati Uniti e delle scelte in politica interna e internazionale di Donald Trump.Carola Vai
Energia contagiosa, gioia di vivere travolgente. Capacità di raccontarsi con ironia. Stile. E’ Rita Pavone, icona della musica italiana conosciuta a livello internazionale, tornata in pubblico con il suo primo libro “Gemma e le altre” pubblicato da “La Nave di Teseo” su ispirazione di Elisabetta Sgarbi, ma tratto dall’album della cantante uscito trentasei anni fa. Disco rimasto confinato in archivio perché troppo in anticipo sui tempi visto che parlava dell’amore tra donne, argomento ritenuto all’epoca scandaloso. Nata il 23 agosto 1945, Rita Pavone è una quasi ottantenne dall’ottima memoria che dal palco, microfono stretto in mano, voce imponente, fisico e movimento da quarantenne narra della sua vita e del suo immenso amore per il marito Teddy Reno trasformandosi anche agli occhi del pubblico in una ragazza felice, soddisfatta eppure modesta, benché siano noti i suoi successi mondiali.Dario Gedolaro
E’ tutto un po’ cialtronesco, ma da non sottovalutare. Ricordate Berlusconi che firmava nel salotto di Bruno Vespa, in tv, il “contratto con gli italiani”? Ecco, se lo moltiplichiamo per 10 arriviamo pari pari agli atteggiamenti di Donald Trump. Cafoneschi, indigeribili per l’Antico Continente, ma con una logica: la mentalità del magnate (anche Berlusconi lo era) abituato nei suoi affari a tirare la corda e alzare la posta per portarsi a casa un risultato.Viola Cora
“Proprio quando non c’è alcuna linea all’orizzonte, stare uniti è un modo per non perdersi. E non perdersi d’animo, mai”. E’ il suggerimento lanciato dalla quarta di copertina dell’ultimo libro del giornalista cuneese Fabrizio Brignone, classe 1974. Il volume, intitolato “Nella foresta della nebbia” (edizioni Il Ciliegio) narra in modo coinvolgente il faticoso viaggio di due ragazzi - che poi diventano tre – attraverso la foresta (metafora della società) dove vivono, affrontando una fitta nebbia (metafora dell’inquinamento). Romanzo di formazione per giovanissimi, in realtà stimolante anche per gli adulti, che fa venire alla mente Emilio, opera dello scrittore francese Jacques Rousseau, dove si sottolinea l’importanza dell’educazione.Carola Vai
Storia, arte, eleganza, modernità. Sono le caratteristiche del Bettoja hotel Mediterraneo, affacciato su via Cavour, a pochi metri dalla stazione Termini, nel cuore di Roma. Da anni sono cliente della struttura ed ogni volta, appena entrata nel salone di ingresso, ho la piacevole sensazione di fare un tuffo negli Anni ’30. L’albergo è un’opera d’arte totale, tutto concepito e realizzato in stile Art Deco’, firmato dall’architetto Mario Loreti, e proprietà, insieme agli altri due hotels della zona, ossia il Massimo D’Azeglio e l’Atlantico, della famiglia Bettoja oggi arrivata alla quinta generazione, come mi ricorda il presidente, Maurizio Bettoja. Il palazzo vincolato dai Beni Culturali da novembre 2019 è stato spesso scelto da registi di tutto il mondo come set dei loro film.Dario Gedolaro
Man mano che passano i giorni sembrano definirsi sempre meglio i contorni dell’“Uragano Trump”. Appariva uno che le “sparava grosse”, troppo grosse per essere vere e invece fa mosse spiazzanti, dice cose provocatorie, non convenzionali. E va avanti per la sua strada (almeno per ora). I suoi inviati alla Conferenza di Monaco hanno sconcertato gli Stati dell’Unione Europea. Ha iniziato il vicepresidente Usa, J.D. Vance: “Vance – scrive Nicola Porro sul suo blog - ha pronunciato un discorso sui “valori condivisi”. Sostenendo che è l’Europa che si sta allontanando dai valori condivisi, non gli Stati Uniti dell’odiato Donald Trump”.