Dario Gedolaro
Finalmente qualcosa si muove per cercare di rimediare alle inefficienze del Servizio Sanitario Nazionale, che pure – diciamolo subito – ha molte benemerenze. Torna d’attualità l’annosa questione dei 37 mila medici (e quasi 7 mila pediatri) di famiglia, detti anche di base o di medicina generale. Il governo ha allo studio un provvedimento per farli diventare dipendenti del SSN. Lo rivela il Corriere della Sera, che cita un progetto del ministro alla Salute, Orazio Schillaci. Forse è la volta buona, ma se ne discute già da qualche anno.Viola Cora
La Casa Bianca per la terza volta nella sua storia ha un inquilino senza animali domestici. Donald Trump, 47° presidente degli Stati Uniti d’America dal 20 gennaio 2025, come già aveva fatto nel primo mandato, non ha infatti introdotto nella famosa residenza né gatti, né cani. Solo Andrew Johnson, alla guida del Paese a stelle strisce dal 15 aprile 1865, il giorno dopo l’assassinio di Abramo Lincoln (il primo a portare i gatti alla Casa Bianca), si comportò allo stesso modo. Tutti i Presidenti hanno infatti sempre “rappresentato” i milioni di americani che posseggono almeno un animale domestico.Dario Gedolaro
In questi giorni in cui si ricorda la tragedia dell’Olocausto non è storicamente sbagliato riflettere se e quali furono le differenze in tema di antisemitismo fra la Germania nazista e l’Italia fascista. Perché non bisogna fare di ogni erba un fascio, soprattutto quando si tirano in ballo le responsabilità di un popolo. Non è per autoassolversi, perché di responsabilità ve ne furono, ma sicuramente non ci fu quella complicità o acquiescenza corale di cui si macchiò il popolo tedesco.Pier Carlo Sommo
Il 25 gennaio 2025 ricorrono 121 anni dal disastroso incendio della Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino avvenuto nella notte tra il 25 e il 26 gennaio 1904. Il grande rogo non provocò vittime ma distrusse completamente cinque sale della biblioteca e una parte ingente del suo patrimonio, circa 25 000 volumi e 1500 manoscritti. Le cause non furono mai appurate del tutto. Il tragico evento ebbe una vasta eco a livello internazionale e vi fu una gara di donazioni librarie nei confronti della biblioteca da parte di soggetti ed enti pubblici e privati, sia italiani che stranieri.Dario Gedolaro
Torna di attualità in Parlamento e sui mass media la separazione delle carriere dei magistrati: una corsia per i pubblici ministeri, l’altra per i giudici. Ed è un gran rimbombare di polemiche. La maggioranza dei magistrati è contraria, la maggioranza dei politici (il centro destra più i renziani) favorevole. Chi contrasta questa riforma agita lo spettro di pubblici ministeri al servizio della politica, cioè sotto il controllo del ministro della Giustizia (non si sa però sulla base di quale progetto di legge, visto che quello attualmente in discussione non lo prevede). Chi invece sostiene la separazione delle carriere pensa che essa favorirebbe giudizi più equi da parte dei Tribunali, meno condizionati da rapporti di “colleganza” e quindi di contiguità con i pubblici ministeri. Chi ha fatto esperienza di cronaca giudiziaria sa che il problema non è del tutto campato in aria. In alcuni casi, soprattutto in passato, è valso il criterio del “cane non morde cane”. Negli ultimi tempi sembra che – proprio da quando pende la spada di Damocle della separazione delle carriere – le Corti dimostrino più indipendenza di giudizio dai loro colleghi pubblici ministeri.Carola Vai
E’ il monumento equestre più fotografato d’Italia dai turisti. Torino lo sa bene, tanto da considerarlo un emblema civico, forse storicamente più celebre della Mole Antonelliana.E’ il “cavallo di bronzo”, detto “Caval’d brons”, svettante nella centralissima piazza San Carlo e dedicato al duca Emanuele Filiberto di Savoia autore, nel 1563, del trasferimento della capitale del ducato da Chambery a Torino indicando in questo modo “italiani” gli interessi della dinastia.Dario Gedolaro
“Esiste, dunque, un giudice a Berlino”. Ci scuserà Bertolt Brecht se prendiamo a prestito la frase di una sua opera famosa (in cui si narra la storia di un mugnaio che lotta tenacemente contro l’imperatore per vedere riparato un abuso e trova alla fine giustizia grazie a un magistrato onesto) a proposito di due sentenze di proscioglimento di due esponenti politici di primo piano che, guarda il destino, non solo hanno lo stesso nome, Matteo Renzi e Matteo Salvini, ma erano finiti nei guai per vicende in cui compariva la stessa parola: Open.Pier Carlo Sommo
Il Museo del Paesaggio di Verbania è un’importante istituzione culturale legata al territorio del Lago Maggiore e delle vicine valli. È nato nel 1914 ed è una delle realtà museali piemontesi non ancora sufficientemente conosciuta, nonostante un ricco patrimonio tra i quali spicca la collezione di gessi dello scultore russo, verbanese di adozione, Paolo Troubetzkoy donata al museo dagli eredi nel 1938. Ulteriore riconoscimento del globale valore del Museo è il restauro in corso delle 44 sculture della collezione Troubetzkoy curato dalla restauratrice Maria Gabriella Bonollo di Aosta e del suo staff. I lavori iniziati a ottobre 2024 (termineranno a fine gennaio 2025), si svolgono davanti agli occhi dei visitatori, nelle sale al piano terra di Palazzo Viani Dugnani, sede del museo. Di tutte le sculture, tredici saranno completamente restaurate, le altre trentuno subiranno una manutenzione straordinaria.Dario Gedolaro
E’ davvero finita l’era Tavares? Il maggiore azionista, John Elkann, ha finalmente puntato i piedi di fronte alla francesizzazione del gruppo e deciso di prendere il comando dell’azienda? Sono interrogativi legittimi e particolarmente interessanti per Torino.Pier Carlo Sommo
Una frase attribuita al drammaturgo greco Eschilo recita: “In guerra la prima vittima è la verità”. Purtroppo è una affermazione ancora attuale. Questa asserzione si applica pienamente all’incidente ferroviario di Saint-Michel-de-Maurienne (Savoia) accaduto il 12 dicembre 1917, tra i più gravi della storia di Francia capitato ad un treno gremito di soldati francesi di ritorno a casa dopo aver combattuto sul fronte italiano. Il convoglio deragliò mentre scendeva in Francia dal traforo del Frejus: morirono 425 soldati francesi.