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Carola Vai

Anno speciale il  2019 per la Federazione Italiana Donne Arti Professioni e Affari, meglio nota come FIDAPA BPW ITALY. L’associazione femminile creata negli Stati Uniti nel 1919 da Lena Madesin Phillips, ma sbarcata in Italia nel 1929 per merito di Maria Castellani, (1896-1985), famosa matematica che creò a distanza di pochi mesi tre sezioni, Roma, Milano, Napoli, festeggia i suoi primi 90 anni italiani.

Una ricorrenza salutata con commozione dalla Presidente nazionale Caterina Mazzella e dalla coordinatrice della regione Europa, Pinella Bombaci, sia a Roma che a Milano, in attesa di ripetere i festeggiamenti a Napoli il prossimo autunno.

da sinistra: Grazia Mura, Pinella Bombaci, Luisa Monini, Caterina Mazzella

Nessun dubbio sul fatto che ad un secolo dalla nascita ci sia ancora bisogno di Fidapa, ormai diffusa in tutti i continenti, per portare avanti le istanze delle donne.

La Federazione in Europa conta 18 mila socie delle quali 11.000 in Italia.E’ la più grande esistente e oggi è articolata su tutto il nostro territorio nazionale con ben 306 Sezioni e 7 Distretti. Insomma, una capillare rete organizzativa di donne, unite da comuni ideali e dall’impegno di raggiungere obiettivi e risultati condivisi” spiega Caterina Mazzella che, eletta nel 2017 mantiene il ruolo per un biennio, come previsto dallo Statuto, ossia fino al prossimo autunno.

Poiché novant’anni rappresentano una conquista ragguardevole “il modo migliore per celebrarlo è ripartire dalla sua storia, capire le ragioni della sua forza ed accogliere la ‘voce dei tempi’”, osserva Mazzella.

L’attività di Fidapa ha sempre abbracciato e continua riguardare la vita delle donne, “captando e affrontando i problemi con largo anticipo, lungimiranza e spirito critico capaci di trasformarsi in azioni sempre efficaci e spesso risolutive”. A conferma Mazzella ricorda “le tante leggi che in questi lunghi anni siamo riuscite a fare emanare dal nostro Legislatore e che hanno sicuramente migliorato la condizione della donna in Italia, nel campo economico, politico, sociale, quali pietre miliari per il raggiungimento della parità di genere in tutti i settori della vita sociale, per abbattere pregiudizi e discriminazioni, come chiaramente dichiarato dalla nostra Carta Costituzionale e per proporre sempre nuove soluzioni alle sfide della società moderna”.

In fin dei conti dal 1929 la Federazione ha molto lavorato per il miglioramento della vita delle donne. “Per questo ritengo doveroso rendere  omaggio alla figura della Fondatrice del Circolo di Milano Angela Cozzi Bersani, professoressa, che, insieme alle fondatrici dei circoli di Roma (Adele Pertici Bassi, notaio) e di Napoli(M. Letizia Riccio, avvocato), unitamente alla professoressa Castellani, sulle orme della  Fondatrice della BPWI, Lena Madesin Phillips, aprirono, a tante donne italiane, la strada di un Movimento di opinione, trasformatosi negli anni in una forza viva e propositiva al femminile, oggi apprezzata dalle Istituzioni a tutti i livelli, locali, nazionali e internazionali”.

La Federazione resiste al tempo grazie all’impegno di tutte le socie “caratterizzate da un dato costante: la capacità di capire l’importanza di unirsi e di fare rete per promuovere e valorizzare i talenti professionali ed artistici delle donne, l’importanza della propria indipendenza economica; considerando sempre la Cultura come strumento di divulgazione del sapere , rendendosi sempre interpreti dei cambiamenti della società,  percependone le istanze e facendosene portavoce presso le Istituzioni “, spiega Caterina Mazzella.

Novant’anni sono un traguardo storico “che riconosce nella  Sezione di Milano, oggi presieduta dal medico e ricercatrice scientifica Luisa Monini, non solo un primo nucleo di donne BPW insieme a quelle di Roma (presidente Bettina Giordani) e di Napoli, ma riconosce soprattutto, anno dopo anno, giorno dopo giorno, un sodalizio di donne costantemente impegnate nella promozione della donna in tutti i settori della società civile e nella difesa dei suoi diritti”. Un successo quello di Milano “che si è anche realizzato nell’avere saputo esprimere socie elette a significative cariche distrettuali ,nazionali e internazionali, due Presidenti Nazionali, Sofia Garzanti (triennio 53/56) e Tatiana De Bartolomeo(triennio 86/89) apprezzate per la qualità e lo spessore della loro azione lungimirante”, ha rimarcato Mazzella pur rammentando “che il successo di ogni singola Sezione contribuisce al successo dell’intera Federazione italiana non dimenticando, come diceva la nostra fondatrice, Lena Madesin Phillips ‘che se il nostro motivo è giusto, se abbiamo fede, visione e coraggio, i risultati devono arrivare’”.“Fidapa BPW Italy ha la particolarità di comprendere accanto alle business women anche le artiste. L’Italia è un Paese ricco di arte e di artiste ed è giusto includere anche loro in una Federazione costituita da donne”, ricorda Grazia Mura presidente del Distretto Nord-Ovest che ha tra le sezioni Fidapa anche Milano.

Pinella Bombaci

“I festeggiamenti dedicati alla nascita di FIDAPA BPW ITALY prima protagonista, quale Federazione Fondatrice con Austria, Canada, Francia, Regno Unito e Stati Uniti d’America sono un evento tutto italiano per celebrare un impegno che, da 90 anni, si è trasformato in un’azione costante a favore della donna per lo sviluppo del suo pieno potenziale nei posti di lavoro e per la sua partecipazione paritaria nei ruoli decisionali e non solo”, ha evidenziato Pinella Bombaci, eletta coordinatrice europea BPW Europe nel 2017 e in carica fino al 2020 dopo aver ricoperto vari ruoli ai vertici Fidapa compreso la presidenza nazionale nel biennio 2007-2009. Nonostante le varie conquiste, Bombaci, Laurea in Legge, invita le socie Fidapa “a non abbassare la guardia”.

Del resto anche se le “Madri fondatrici” delle sezioni di Roma ,Milano, Napoli sono state delle visionarie e antesignane nell’immaginare un mondo che consentisse alle donne pari diritti e doveri agli uomini, oggi, secondo Pinella Bombaci, “in Europa e nel mondo le donne, le ragazze, le bambine hanno bisogno della nostra attenzione e della nostra capacità di fare movimento di opinione sulla condizione femminile”.

Insomma le idee non si vedono, per questo vanno sostenute. Del resto sono le idee che precedono le azioni che muovono e smuovono il mondo.

 

Author: Carola Vai

Laureata in Lingue e Letterature straniere, giornalista e scrittrice. Ha lavorato in varie testate tra le quali: “la Gazzetta del Popolo”, “La Stampa”, “Il Mattino” di Napoli, “Il Giornale” di Montanelli. Passata all’AGI (Agenzia Giornalistica Italia) dal 1988 al 2010, è diventata responsabile della redazione regionale Piemonte-Valle d’Aosta. Relatrice e moderatore in convegni in Italia e all’estero; Consigliere dell’Ordine Giornalisti del Piemonte fino al 2010, poi componente del consiglio di amministrazione della Casagit (Cassa Autonoma Assistenza dei Giornalisti Italiani) dove attualmente è sindaco effettivo. Tra i libri scritti “Torino alluvione 2000 – Per non dimenticare” (Alpi Editrice); “Evita – regina della comunicazione” (CDG, Roma ); “In politica se vuoi un amico comprati un cane – Gli animali dei potenti” (Daniela Piazza Editore). "Rita Levi-Montalcini. Una donna Libera" Rubbettino Editore)