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Carola Vai

L’Italia torna alla Fiera del libro di Francoforte come “ospite d’onore” dopo 36 anni. Appuntamento dal 16 al 20 ottobre 2024. Ed anche se manca oltre un anno alla kermesse, i preparativi stanno avanzando sotto il coordinamento di Mauro Mazza, commissario straordinario designato dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e nominato dal governo della premier Giorgia Meloni. “Le linee guida sono ancora da stabilire” ha ammesso Mazza in un’intervista al Corriere della Sera. Tuttavia ha sottolineato di volerrappresentare a Francoforte la cultura italiana in tutte le sue espressioni e declinazioni”.

Il Ministro Gennaro Sangiuliano

Obiettivo indispensabile visto che la partecipazione alla Fiera “costituisce per l’Italia una grande occasione per mostrare la sua cultura e i valori della sua editoria” come detto dal ministro Sangiuliano. Del resto la Fiera del Libro di Francoforte, “Frankfurter Buchmesse”, creata nel 1949, rappresenta per l’editoria il più importante evento internazionale per lo scambio dei diritti con espositori provenienti da oltre 120 Paesi e migliaia di visitatori. Ogni edizione ha un Paese ospite d’onore sempre diverso. Una vetrina mondiale per far conoscere la propria storia, cultura, produzione letteraria. Nel 2022 toccò alla Spagna. Nel 2023 è il turno della Slovenia. Nel 2024 è attesa l’Italia dopo esserci stata l’ultima volta nel 1988. Poiché i Paesi ospiti devono progettare il proprio padiglione, quello italiano del 2024 è stato affidato all’architetto Stefano Boeri, fratello dell’economista Tito Boeri, ex presidente dell’INPS. In attesa di conoscere come sarà il padiglione, il commissario Mauro Mazza sta lavorando ai molti dettagli.Mi piacerebbe titolare il nostro programma: ‘Cultura italiana, radici nel futuro‘” ha fatto sapere dalle colonne del Corriere della Sera.

Frankfurt Buchmesse 2024 – Mauro Mazza commissario straordinario per l’Italia

Mazza giornalista, scrittore e manager televisivo, nato a Roma nel 1955, nominato dopo le dimissioni di Riccardo Franco Levi, è entrato nel mondo del giornalismo molto giovane dove ha ottenuto l’iscrizione all’Ordine nel 1979. Dopo molte esperienze in numerose testate, nel 1994 è diventato parte della redazione Interni del Tg1 diventando Vicedirettore del telegiornale nel 1998. Quattro anni dopo è nominato direttore del Tg2, incarico confermato nell’aprile 2004. Sotto la sua direzione furono realizzate diverse rubriche, tra cui: Mizar, Tg2 Punto di vista, Dossier storie, Tg2 punto.it e Tg2 10 minuti. Dal 2009 al 2013 ha diretto Rai 1, poi Rai Sport. Nel settembre 2014 è passato alle dirette dipendenze del Direttore Generale. Un anno dopo è entrato nella struttura Rai Vaticano, con l’incarico di seguire il progetto relativo allo sviluppo dell’offerta informativa multimediale riferita al Pontificato di Papa Bergoglio. Contemporaneamente tra il 2004 e il 2014 è stato membro del comitato direttivo del Centro Italiano di Studi Superiori per la Formazione e l’Aggiornamento in Giornalismo Radiotelevisivo e da settembre a dicembre 2012 ha fatto parte del Consiglio di Amministrazione della Società Sipra (poi Rai Pubblicità). Negli stessi anni ha scritto saggi e romanzi. Una vita professionale dai ritmi intensi. Ritmi frenetici che Mazza intende applicare pure alla presenza dell’Italia alla Fiera di Francoforte con incontri, dibattiti, letture nel vasto Padiglione Italia e la presenza di decine di autori, vari generi letterari, grandi e piccoli editori, registi, attori, musicisti. Ma tra i suoi obiettivi Mazza ha pure quello di far salire sul palco “una scrittrice importante”. Nessuna indiscrezione, al momento, su eventuali nomi. Spetta comunque agli editori indicare gli autori che intendono portare a Francoforte. Ed anche curare i momenti di presentazione e di confronto.

Salone internazionale del Libro di Torino – Carola Vai

In attesa l’ICE , Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italianee l’AIE, Associazione Italiana Editori, lavorano insieme per organizzare la presenza istituzionale italiana, che prevede la realizzazione di uno stand collettivo nazionale.

Il settore del libro mantiene il primo posto all’interno dell’industria culturale italiana. Ma l’obiettivo di editori e istituzioni è crescere sui mercati esteri. Cosa non facile per via della lingua: l’italiano è infatti poco diffuso oltre confine. Al contrario di inglese, spagnolo e francese. I contributi finanziari alla traduzione per far crescere ulteriormente l’export, pur ingenti, non bastano. Al Salone Internazionale del libro di Torino dello scorso mese di maggio è stato ricordato che nei primi quattro mesi del 2023 l’editoria italiana di varia, ovvero romanzi e saggi venduti nelle librerie fisiche e online e nella grande distribuzione, ha mantenuto gli stessi livelli del 2022, segnando un calo dello 0,2% di valore delle vendite a prezzo di copertina e una diminuzione dell’1,2% a copie. Risultati non proprio soddisfacenti.

 

 

 

 

Author: Carola Vai

Laureata in Lingue e Letterature straniere, giornalista e scrittrice. Ha lavorato in varie testate tra le quali: “la Gazzetta del Popolo”, “La Stampa”, “Il Mattino” di Napoli, “Il Giornale” di Montanelli. Passata all’AGI (Agenzia Giornalistica Italia) dal 1988 al 2010, è diventata responsabile della redazione regionale Piemonte-Valle d’Aosta. Relatrice e moderatore in convegni in Italia e all’estero; Consigliere dell’Ordine Giornalisti del Piemonte fino al 2010, poi componente del consiglio di amministrazione della Casagit (Cassa Autonoma Assistenza dei Giornalisti Italiani) dove attualmente è sindaco effettivo. Tra i libri scritti “Torino alluvione 2000 – Per non dimenticare” (Alpi Editrice); “Evita – regina della comunicazione” (CDG, Roma ); “In politica se vuoi un amico comprati un cane – Gli animali dei potenti” (Daniela Piazza Editore). "Rita Levi-Montalcini. Una donna Libera" Rubbettino Editore)