Search

Dario Gedolaro

Ma che colore ha l’ idiozia? Di fronte ai gravi fatti di Roma, con l’ assalto alla Cgil da parte di una masnada di dimostranti capeggiati da esponenti dell’ estrema destra, mi pare che si debba rifuggire dalle non disinteressate semplificazioni. Il fenomeno che ha originato l’ episodio è quello dei No Vax/No Green Pass, un mondo variegato, sicuramente non solo di destra, che trova aderenti anche a sinistra, fra i Cinque Stelle e nelle frange giovanili dei Centri Sociali.

Riporto dal servizio giornalistico della Stampa, del 19 settembre scorso, sulla manifestazione torinese: “Da ieri il corteo dei «No Green Pass» ha la firma degli anarchici. Ci sono loro in testa alla manifestazione, per la prima volta organizzata davvero, con un percorso deciso e concordato, senza le solite lunghe discussioni su «dove andare e perché». Sono loro ad aver fornito furgoncino e impianto audio. C’è Cinzia Trentanelli, nome noto dell’area anarchica insurrezionalista torinese, ora esponente del comitato No Vax…”.

E, alla manifestazione “No Green Pass” del precedente 24 luglio a Torino, sempre La Stampa scriveva: “A protestare ci sono famiglie con bambini, pensionati, artigiani, commercianti: la maggior parte del settore della somministrazione e ristorazione. Il tam tam è corso per tutta la giornata su Telegram, compreso l’invito a non parlare con i giornalisti – “segnalateli e allontanateli” – e a fare attenzione agli “infiltrati” che vorrebbero soltanto screditare la manifestazione con azioni violente. Tra i partecipanti , insieme a Worldwide rally for freedom, Torino Tricolore, Forza Nuova e CasaPound, anche alcuni esponenti dei centri sociali…”.

E vogliamo dimenticare l’armamentario complottista e antiscientifico propalato da Grillo (il cui movimento ora si proclama di sinistra) e diffuso dai No Vax? In parlamento è stata eletta una pattuglia di parlamentari pentastellati che condivideva quelle tesi, tra cui Giulia Grillo, che nel 2018 Giuseppe Conte – per evidenti meriti scientifico-complottisti – nominò ministro della Salute.

Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Silvio Berlusconi. (foto di F. Ammendola – Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

Insomma, il fenomeno è più complesso e non riconducibile solo ai movimenti neofascisti che hanno un  seguito insignificante nel paese. Ma chi sembra occhieggiare a loro è screditato. Lo hanno constatato Giorgia Meloni e Matteo Salvini, che per non scontentare queste minoranze “No Green Pass” hanno pagato un carissimo prezzo elettorale in tutte le grandi città in cui si è votato per le amministrative. Inutile che nascondano che al primo turno i loro risultati sono stati al di sotto delle attese. Penalizzato, in particolare, il candidato sindaco di Torino, Paolo Damilano, che si è visto assottigliare il consenso, visto che solo qualche mese fa i sondaggi indicavano una sua possibile vittoria al primo turno.

Ora che i buoi (le pattuglie di estrema destra) sono fuggiti (con chiassose e violente manifestazioni) Meloni e Salvini cercano di chiudere le porte della stalla, ma gli avversari non perdono l’occasione per incalzarli e sfiancarli, un po’ come fanno i  “picadores”  a cavallo, che durante la corrida colpiscono con le loro picche il toro per debilitarlo prima dell’ esibizione del torero.

Quello dei due rappresentanti principali del centro-destra è stato un errore politico grave, che ridimensiona inevitabilmente i giudizi sul loro ruolo di leader. Inutile dire che se Silvio Berlusconi non fosse in precarie condizioni di salute e ormai in età avanzata, se li mangerebbe entrambi in insalata.

Author: Pier Carlo Sommo

Torinese, Laureato in Giurisprudenza, Master in comunicazione pubblica e Giornalista professionista. Dal 1978 si occupa di comunicazione e informazione nella pubblica amministrazione. Ha iniziato la carriera professionale presso la Confindustria Piemonte. Dopo un periodo presso l'Ufficio Studi e Legislativo della Presidenza della Regione Piemonte nel 1986 è diventato Vice Capo di Gabinetto e Responsabile Relazioni Esterne della Provincia di Torino Dal 1999 al 2020 è stato Direttore delle Relazioni Esterne e Capo Ufficio Stampa dell'ASL Città di Torino. Autore di saggi, articoli e ricerche, ha pubblicato numerosi volumi e opuscoli dedicati alla comunicazione culturale - turistica del territorio. È docente in corsi e seminari sui problemi della comunicazione e informazione presso le società di formazione pubbliche e private . Professore a contratto di Comunicazione Pubblica presso l'Università di Torino e Università Cattolica. embro del Direttivo del Club di Comunicazione d'Impresa dell’Unione Industriale di Torino, dal 2005 al 2008 è stato Vice Presidente. Presidente del Comitato scientifico di OCIP Confindustria Piemonte Membro del Comitato Promotore dell' Associazione PA Social, È stato Segretario Generale Nazionale dell'Associazione Comunicazione Pubblica e Istituzionale dal 2013 al 2020.