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Pier Carlo Sommo

A 40 km da Torino, all’imbocco della Valle di Susa, passando per Avigliana e i suoi due laghi, con una ripida strada si sale sul monte Pirchiriano (alt. 962 metri), dove si può visitare la millenaria abbazia della Sacra di San Michele, che si erge spettacolare su una roccia che determina la Chiusa della Valle di Susa dove il re dei Longobardi Desiderio ed il figlio Adelchi furono sconfitti dai Franchi di Carlo Magno. È  collocata in uno scenario altamente suggestivo, nota caratteristica di tutte le chiese d’origine longobarda dedicate in tutt’Europa all'Arcangelo S. Michele.

Pier Carlo Sommo

Un’esperienza di crociera futuristica a bordo delle navi di MSC Crociere: è ZOE la prima assistente virtuale di crociera al mondo. Sviluppata in collaborazione con HARMAN e Samsung Electronics, ZOE è un’intelligenza artificiale (AI) dotata di un sistema vocale all’avanguardia in grado di interagire con i passeggeri in ben sette lingue differenti.

Carola Vai

Con la tumulazione di Papa Francesco nella Basilica di Santa Maria Maggiore salgono a otto i pontefici qui sepolti, con vari artisti celebri, compresi Pietro e Gian Lorenzo Bernini. Il primo Papa a scegliere come dimora definitiva la basilica situata in piazza dell’Esquilino, a Roma, fu Onorio III (pontificato 1216-1227). Seguirono: Papa Niccolò IV (1288-1292), Papa Pio V (1566-1572), Papa Sisto V (1585-1590), Papa Clemente VIII (1592-1605), Papa Paolo V (1605-1621), Papa Clemente IX (1667-1669). Tutti legati alla Basilica da una devozione speciale.

Dario Gedolaro

Lo spettacolo che dà il parlamento italiano non è dei più edificanti. Uno potrebbe dire “chi se ne frega”, ma invece dovremmo “fregarcene” tutti molto, perché sono in ballo le libertà democratiche del Paese. Non dovremmo mai dimenticare che la nostra Repubblica nasce sulle ceneri (è proprio il caso di dirlo) del ventennio fascista, che a sua volta travolse la ancora fragile monarchia costituzionale italiana. La travolse sotto un profluvio di insulti e di gazzarre violente. La sbeffeggiava sostenendo che “la democrazia è quel sistema politico che raggiunge il minimo risultato col massimo sforzo”.

Pier Carlo Sommo

Federica Brignone, stella mondiale dello sci, il 14  marzo ha trionfato al SuperG femminile di La Thuile (Valle d'Aosta). Ai punti è già vincitrice della Coppa del Mondo. E' la seconda volta conquista che tale trofeo. Un record mondiale femminile per l'Italia. Ma parliamo un po’ del “teatro” bianco del trionfo di Federica: la pista n. 3 “Franco Berthod”.

Carola Vai

Chi va piano, va sano e lontano, recita un antico detto. Adattare il concetto a chi ha fatto della velocità un mezzo per salire sul podio mondiale ha un non so che di ironico. Invece è l’esempio offerto da Federica Brignone, stella dello sci alpino italiano, super campionessa mondiale alla soglia dei 35 anni. L’atleta azzurra nata a Milano il 14 luglio 1990, abitante a La Salle, in Valle d’Aosta, con lenta, ma inossidabile tenacia si è lanciata alla conquista della Coppa del Mondo generale di sci in programma a Sun Valley, Stato dell’Idaho, negli Stati Uniti, avendo nel suo zaino 37 vittorie e 83 podi. Ed essendo, inoltre, l’unica donna italiana ad aver già vinto l’ambita Coppa di cristallo nel 2019-2020. Un record per la sua età sostengono in molti. Non lei.

Carola Vai

Energia contagiosa, gioia di vivere travolgente. Capacità di raccontarsi con ironia. Stile. E’ Rita Pavone, icona della musica italiana conosciuta a livello internazionale, tornata in pubblico con il suo primo libro “Gemma e le altre” pubblicato da “La Nave di Teseo” su ispirazione di Elisabetta Sgarbi, ma tratto dall’album della cantante uscito trentasei anni fa. Disco rimasto confinato in archivio perché troppo in anticipo sui tempi visto che parlava dell’amore tra donne, argomento ritenuto all’epoca scandaloso. Nata il 23 agosto 1945, Rita Pavone è una quasi ottantenne dall’ottima memoria che dal palco, microfono stretto in mano, voce imponente, fisico e movimento da quarantenne narra della sua vita e del suo immenso amore per il marito Teddy Reno trasformandosi anche agli occhi del pubblico in una ragazza felice, soddisfatta eppure modesta, benché siano noti i suoi successi mondiali.

Dario Gedolaro

E’ tutto un po’ cialtronesco, ma da non sottovalutare. Ricordate Berlusconi che firmava nel salotto di Bruno Vespa, in tv, il “contratto con gli italiani”? Ecco, se lo moltiplichiamo per 10 arriviamo pari pari agli atteggiamenti di Donald Trump. Cafoneschi, indigeribili per l’Antico Continente, ma con una logica: la mentalità del magnate (anche Berlusconi lo era) abituato nei suoi affari a tirare la corda e alzare la posta per portarsi a casa un risultato.

Viola Cora

“Proprio quando non c’è alcuna linea all’orizzonte, stare uniti è un modo per non perdersi. E non perdersi d’animo, mai”. E’ il suggerimento lanciato dalla quarta di copertina dell’ultimo libro del giornalista cuneese Fabrizio Brignone, classe 1974. Il volume, intitolato “Nella foresta della nebbia” (edizioni Il Ciliegio) narra in modo coinvolgente il faticoso viaggio di due ragazzi - che poi diventano tre – attraverso la foresta (metafora della società) dove vivono, affrontando una fitta nebbia (metafora dell’inquinamento). Romanzo di formazione per giovanissimi, in realtà stimolante anche per gli adulti, che fa venire alla mente Emilio, opera dello scrittore francese Jacques Rousseau, dove si sottolinea l’importanza dell’educazione.