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Pier Carlo SOMMO

 (#italiaunicaqui) – Centocinquant'anni fa, il 17 settembre 1871 si inaugurava la galleria del Frejus. A Bardonecchia e Modane per tre giorni si festeggiò l’apertura della prima galleria ferroviaria al mondo attraverso una catena montuosa.  Ma in quel periodo di fermento e grande sviluppo tecnologico una originale opera provvisoria anticipò il traforo: la ferrovia Fell.    Partendo da Susa (TO), risalendo i tornanti diretti al valico del Moncenisio, ancora oggi a lato della strada si possono vedere paravalanghe e gallerie, manufatti troppo piccoli per una strada e troppo grandi per essere pedonali. Sono quanto rimane dell’opera di un ingegnere in­glese - John Barraclough Fell - che costruì ai lati della strada napoleonica, una linea ferroviaria speciale per attraversare il Moncenisio.

Paola Claudia Scioli

(Italiaunicaqui) - “Il Camperismo può essere il traino della ripresa turistica italiana” questa la dichiarazione convinta del Ministro del Turismo Massimo Garavaglia in visita al Salone del Camper di Fiere di Parma, giunto alla dodicesima edizione senza interruzione neanche in periodo di Coronavirus.  Secondo per importanza solo al Salone internazionale di Dusseldorf, con oltre 600 modelli e più di 200 espositori provenienti da 15 paesi, la manifestazione ha tutte le premesse per confermarsi un successo per la partecipazione del pubblico di appassionati, che aumenta di anno in anno.

Pier Carlo Sommo

#italiaunicaqui - Tutto sull’avventurosa vita del celebre alpinista e scrittore Cosimo Zappelli, in mostra a La Salle (Aosta).  Un giusto e doveroso ricordo a trenta anni dalla sua scomparsa. Il titolo della mostra “Una ragione di vita”, tratto da una frase da lui pensata come titolo della sua ultima opera letteraria, spiega il senso della sua dedizione alla montagna.Un susseguirsi di varie immagini e oggetti illustrano i molteplici aspetti della personalità di Zappelli.  L’esposizione intende anticipare l’inaugurazione, nei primi giorni di settembre, del Bivacco Cosimo Zappelli, realizzato dal Comune di La Salle a 2270 mt slm in località Plan del l’Arolla - Promoud, nel vallone del torrente Lenteney, è accessibile dalla borgata Lazey. Il bivacco sarà anche un nuovo punto d’appoggio dell’Alta Via numero 2.

DARIO GEDOLARO

Che il reddito di cittadinanza e quota 100 - i due più importanti provvedimenti socio-economici del governo Cinque Stelle/Lega – fossero un azzardo per uno Stato super indebitato come l’Italia lo avevano detto e intuito in molti, ma ora la retromarcia è clamorosa perché fatta da uno dei sostenitori più “illustri” di entrambi: il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, uno dei consiglieri di Luigi Di Maio.

 Pier Carlo Sommo

 Nel corso dei nostri studi siamo stati assillati dall’analisi dei “classici”, in prima fila i “Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni. Allora ci parve come una poco utile terribile seccatura. Invece ci ha consegnato nella memoria situazioni e  personaggi significativi, frasi e concetti che a distanza di tempo ci ritornano in mente e ci portano prima a rievocare con la memoria le letture fatte e poi  rileggere in chiave attuale quelle pagine che quasi avevamo dimenticato. L’epidemia di questo periodo fa ripensare  alla figura di Don Ferrante, personaggio minore dei “Promessi Sposi”, che merita di essere ricordato perché di inquietante attualità, ed è anche un po’ il simbolo del ripetersi degli errori umani.

Dario Gedolaro

All’ inizio furono i due palazzi di corso Marconi, oggi tocca alla storica palazzina del Lingotto, domani a chi?   I legami fra quella che una volta si chiamava Fiat (poi Fca e ora Stellantis) e Torino diventano sempre più labili. Con l’annuncio della messa in vendita della palazzina di via Nizza (dove c’ è ancora la mitica sala del consiglio di amministrazione Fiat, in cui sedeva negli Anni Venti il Senatore Agnelli)  prosegue un trend iniziato tempo fa, quando si dismisero i grandi stabilimenti: ad esempio Rivalta e Chivasso, le Ferriere (divenute ThyssenKrupp, in cui all’ inizio ci lavoravano 13 mila persone).

Pier Carlo Sommo

 Uno degli effetti delle grandi calamità, alluvioni, epidemie, terremoti, è il generare una fitta “nebbia”. Ossia, nella scarsa visibilità si nascondono molto bene truffatori, millantatori, profittatori e politici incapaci, e spunta anche qualche eroe (spesso involontario), che a volte serve ai disonesti per meglio mascherarsi.   La condizione di “emergenza” è da sempre la miglior scusa per nascondere o giustificare qualsiasi malefatta. La magistratura è già al lavoro con i casi più gravi, come le mascherine inutili e costosissime o le apparecchiature scadenti o inutilizzabili, ma altro è nascosto dalla “nebbia”, parecchi elementi sottilmente pericolosi, spesso non sanzionabili penalmente.

Dario Gedolaro

Lodevole iniziativa, ma che nasconde una tristissima realtà. Parlo di To Shape – Torino Urban Art District – un progetto che vede capofila il Comune e che ha come obiettivo di far diventare Torino una galleria a cielo aperto di migliaia di opere di graffiti–writing, street art e muralismo. L’ha annunciata Marco Giusta, assessore comunale alle politiche giovanili, uno di quegli amministratori della giunta Appendino che non ha lasciato finora grande traccia di sé.

Pier Carlo Sommo

(#italiaunicaqui) - Esattamente 56 anni fa, il 16 luglio 1965, i Presidenti della Repubblica Italiana e della Repubblica Francese, Giuseppe Saragat e Charles De Gaulle inauguravano a Courmayeur (AO)  il Traforo del Monte Bianco. Tre giorni dopo, il 19 luglio, le prime vetture varcavano la soglia di ingresso di quella che all’epoca era la più lunga galleria stradale del mondo, sotto la montagna più alta d’Europa.   Nel 1786, quando la Savoia era ancora unita al Piemonte e faceva parte del Regno di Sardegna, Jacques Balmat, guida di Chamonix, e il medico Michel Gabriel Paccard, scalarono per primi il Monte Bianco. Un anno dopo lo scienziato ginevrino Horace Bénédict de Saussure ripeté l'impresa, e profetizzò nelle sue memorie: " Verrà un giorno in cui si scaverà sotto il Monte Bianco una strada carrabile e queste due valli, la Valle di Chamonix e la Valle d’Aosta, saranno unite”..

Pier Carlo Sommo

#italiaunicaqui - Tivoli, l’antica Tibur  latina, è una cittadina ricca di monumenti e storia a poca distanza da Roma. Per la sua bellezza e importanza Virgilio nell’Eneide la chiamò Tibur Superbum. Durante l’impero romano fu un importante centro commerciale e residenziale, la bellezza dei luoghi fece sì che fosse sede di molte ville di ricchi romani, come testimoniano i numerosi resti. Quelle ancor oggi note e identificate sono attribuite a Orazio, Cassio e Publio Quintilio Varo. Il più importante di questi insediamenti è  rappresentato dalla villa dell’imperatore Adriano, del II secolo d.C., oggi importante parco archeologico.  I resti della villa del nobile romano Manlio Vopisco sono incorporati in quello che oggi viene chiamato Parco Villa Gregoriana, che è un'area naturale di grande valore storico e paesaggistico gestita dal FAI, che lo ha recuperato nel 2005 dopo un lungo periodo di oblio e degrado.