Search

Category Archives: DONNE

Carola Vai

La ripresa è un’incognita. Assurdo pensare ad una soluzione unica, ad una  ricetta miracolosa per uscire dalla crisi. Non esistono ne l’una e ne l’altra.  L’unica strada è lavorare, il più possibile, adeguandosi di volta in volta alle necessità imposte dalla situazione provocata dal Covid-19 in Italia. E’, in sintesi, la risposta che mi ha dato Alessandro Barberis, nome tra i più noti e importanti dell’imprenditoria torinese degli ultimi 20 anni. Ingegnere, allenato ad affrontare problemi dirigenziali giganteschi e in continua evoluzione, (tra i molti ruoli ha diretto Fiat Auto nel 1993; l’Istituto bancario San Paolo di Torino nel 1996; la Fiat nel 2002 dove poi è stato amministratore delegato e infine vicepresidente nel 2003. Ha ricoperto vari ruoli in Confindustria; ha  presieduto la Camera di Commercio di Torino dal 2004 al 2014. E tanto altro; tutto affiancato dall'interessamento per il volontariato fin dalla giovinezza).

Paolo Girola

Sono figlio di due genitori antifascisti. Ma non quelli del 26 aprile 1945, i partigiani del giorno dopo, magari già balilla o avanguardisti o giovani  italiane o addirittura  iscritti ai GUF ( gruppi universitari fascisti) durante il Ventennio.  No , proprio di vecchie famiglie cattoliche , antifasciste e, prima, Popolari. I miei nonni , paterno e materno , erano iscritti al partito di don Sturzo . Mio nonno materno, Pier Nicola, subì una dura  discriminazione durante il fascismo. Era segretario nazionale del sindacato CIL ( progenitore della Cisl) per il settore trasporti. Lavorava in ferrovia come funzionario tecnico, cattolico militante, aveva 5 figli,  4 femmine e un maschio. All’ avvento del fascismo fu licenziato dalle ferrovie. La sua famiglia fu ridotta alla fame : la più grande dei figli era mia madre Anna Rosa Gallesio, che era del ’12, ed andava a prendere dalle buone suore della mensa dei poveri di Torino la minestra per la famiglia.

Carola Vai

In attesa di una riapertura delle attività, sono in discussioni forme di “distanziamento tra le persone” per impedire il contagio del coronavirus. Eppure esistono già molte leggi in questo settore. Basterebbe farle applicare E’ quanto sostiene l’architetto Donatella D’Angelo, torinese, impegnata da oltre 30 anni nel restauro in tutta Italia di edifici pubblici e privati , nella progettazione di nuove costruzione, nell’allestimento di mostre riguardanti l’architettura. 

Carola Vai

La guerra contro il coronavirus suscita un crescendo di polemiche, anziché unione di forze e idee per arrivare a sconfiggerlo e tornare ad un minimo di normalità. Così, ad oltre un mese di “tutti a casa” e chiusura delle attività, il cammino verso la riapertura dell’Italia trova pareri più discordi che concordi. C’è chi difende la chiusura ignorando l’economia; chi insiste di usare tutte le cautele, ma riaprire. Nel tentativo di individuare qualche risposta, abbiamo deciso di avviare un’indagine tra varie figure professionali. Ad aprire la nostra particolare inchiesta è Guido Rossi, professor Emerito di Matematica dell’Università di Torino, convinto che politici, burocrati, funzionari insieme tendono a compiere “azioni vampiresche” nei confronti dei cittadini. E per far cessare tale “azione vampiresca” occorre prevedere delle precise responsabilità e corrispondenti sanzioni. Guido Rossi sull’attuale situazione in Italia, sulla confusione tra decreti del governo, ordinanze regionali e comunali, e sull’azione  in ordine sparso dell’Europa sia all’inizio che durante l’emergenza, risponde appellandosi alla matematica. “Dobbiamo tenere conto di due teoremi, il teorema dei cammini e il teorema di impossibilità (di Harrow)”.

Carola Vai

Appartengo alla schiera di coloro che per colpa del coronavirus hanno visto scomparire, per sempre, amici, conoscenti, famigliari di amici, di tutte le età. Un dolore che il tempo, forse ,cancellerà. Qualcuno mi ha detto che questo periodo, appena  superato, deve essere rimosso dalla memoria. Non sono d’accordo!  Il tempo non deve far scordare la tragedia sanitaria che ha colpito il mondo intero divorando milioni di persone. L’informazione continua, veloce, a volte ignara della verità, non può difendere il desiderio di dimenticare. Le ferite dell’anima e del corpo devono essere curate e guarite. Ma il male provocato dal Covid-19 va ricordato. Per evitare che si possa ripetere; per riconoscenza, rispetto, gratitudine nei confronti delle vittime. Vittime che in vita mai avrebbero immaginato di imbattersi in un nemico invisibile, sterminatore degli esseri umani in un’epoca dominata dalla persuasione dell’onnipotenza. Idea certamente arrogante davanti alla forza del Creato. Eppure, germogliata in oltre un secolo di lenta, ma tenace coltivazione a tutti i livelli: scientifici, culturali, produttivi, di ogni continente.

Carola Vai

Nessuno sa cosa ci aspetta quando la pandemia sarà finita. Di certo ci sarà da ricostruire. In tutti i settori. Ma c’è un fatto che più di qualsiasi altro sembra suscitare interrogativi,  al momento privi di risposte: perché le donne sono meno colpite degli uomini?  Una realtà che scatena l’immaginazione. In futuro, se si vorrà contenere il contagio di qualsiasi virus similare al Covid-19, si dovrà pensare a città gestite da donne? Città di maschi esistono già. Ovunque. Sia nei Paesi occidentali che orientali. Gli uomini comandano e gestiscono tutti i settori principali della società. Dunque se il coronavirus uccide gli uomini e risparmia le donne, bisognerà che siano le donne a occuparsi in maggioranza delle varie attività fuori casa? Come dire che la tanto invocata parità di genere rischia di essere limitata pure dalla pandemia, ma in modo capovolto.

Carola Vai

Prima donna assunta nel quotidiano  La Stampa  dove, nel 1977, diventa la prima giornalista “capocronista” d’Italia.   Gabriella Poli,  celebrata dall’Ordine dei Giornalisti del Piemonte a Torino, a Palazzo Rayneri, in occasione del centenario della sua nascita, 5 marzo 1920, in modo silenzioso rivoluziona il mondo del giornalismo italiano fino al suo arrivo negato alle donne. Lei ,con passo felpato da “fedele braccio destro di Ferruccio Borio”, potente capocronista del giornale torinese,  si  trasforma nella “cronista di un’epoca”. Lo ricorda bene Vincenzo Tessandori,  storica firma de “La Stampa”, in un pamphlet  intitolato “Gabriella Poli, cronista di un’epoca”. Tante le “voci” in onore di una donna che fece del giornalismo la sua vita, come ammesso dalla sorella, Elena Poli,  96 anni  portati con piglio giovanile.

Carola Vai

Preparativi senza sbavature, neve ottima, piste perfette. La valdostana La Thuile, con il suo comprensorio sciistico conosciuto, amato e apprezzato dal mondo del bianco ha organizzato ogni dettaglio per la Coppa del mondo di sci alpino femminile, The Women ski world cup, 29 febbraio-1 marzo. Mesi di lavoro, entusiasmo, soddisfazione. Poi l’incubo Coronavirus. L'assenza di malati in tutta la Valle d’Aosta non ha impedito giorni di angoscia per il timore di perdere la realizzazione della gara. Alla fine l’evento si è tenuto. Tuttavia le tribune sono state limitate a mille persone, solo a chi aveva acquistato il biglietto on line ed era stato autorizzato dalle autorità sanitarie. Spettatori registrati e ispezionati. Limitazioni, verifiche  e controlli serrati sono stati assicurati dal comitato organizzatore, dalla regione Valle d’Aosta con la Federazione Internazionale  e quella italiana, da carabinieri, guardie di Finanza, militari. Una Coppa comunque sfortunata visto che la seconda giornata, oggi, è stata annullata per troppa neve caduta nella notte.

Carola Vai

Meridionalista, politico e statista, costituente europeista, economista, antifascista, esule, scrittore e saggista”. Così la Presidente del Senato, Elisabetta #Casellati, ha tracciato la figura di #Nitti  aprendo il convegno “I cento anni del Governo guidato da Francesco Saverio Nitti (1919-2019)”, nella sala Capitolare di Palazzo della Minerva, a Roma, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. L’evento, su iniziativa della Commissione Biblioteca e Archivio Storico del Senato e della Fondazione Nitti, presiedute la prima da Giovanni Marilotti e la seconda da Stefano Rolando rientra tra i lavori del Comitato per le celebrazioni del centenario del Governo Nitti, presieduto da Giuliano Amato.

Carola Vai

Torino - Il presidente Giulio Biino, e tre donne: la direttrice, Maurizia Rebola e due assessori alla cultura: per la regione, Vittoria Poggio  e per il comune di Torino, Francesca Paola Leon. Sono loro che hanno aperto la conferenza stampa sulla stagione dei 3 Festival della Fondazione Circolo dei Lettori di Torino compresi nel progetto “Contengo moltitudini” con oltre 200 appuntamenti e 250 ospiti.