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Category Archives: DONNE

Carola Vai

Ci sono infiniti modi di viaggiare. E in epoca di coronavirus sono tutti apprezzabili.  Tuttavia c’è una formula di viaggio che trovo tre le più istruttive: curiosare nella vita altrui per conoscere territori, idee, usanze. In che modo? Leggendo la biografia di un personaggio. Viaggiare nella vita altrui, bella o brutta che sia stata, consente di scoprire il passato, e spesso capire meglio il presente.  Soprattutto se la biografia narra l’esistenza della (o del) protagonista basandosi su ricerche approfondite, e se  analizza  il contesto storico e ambientale consentendo a chi legge di muoversi con l’immaginazione. Poi, se vuole, andare a visitare i luoghi trattati. E’ quello che ho fatto scrivendo la biografia di una grande viaggiatrice : “Rita Levi-Montalcini, una donna libera” (Rubbettino editore), 300 pagine, in vendita nelle librerie.

Carola Vai

Credo che solo un vaccino potrà liberarci dall’incubo del Covid-19”. E’ la convinzione di Maria Luisa Nitti, figlia del ricercatore scientifico Federico Nitti , nipote del Premio Nobel per la medicina 1957, il biochimico Daniel Bovet, infanzia all’Istituto Pasteur di Parigi, laurea in Scienze Statistiche e Demografiche  e poi anni di attività all’Unesco.

Carola Vai

Ci vorrebbe un Decreto legge “molto, molto, molto semplificato” per sostenere i lavoratori delle numerose aziende messe in difficoltà dall’emergenza #coronavirus. A sostenerlo è la consulente del lavoro, Giulia De Febe, laurea in Scienze Politiche, specializzata in procedure concorsuali (fallimenti, concordati preventivi ecc…), studio a Torino dove svolge l’attività da trent’anni, affiancata da esperti collaboratori.

Carola Vai

La crisi del #coronavirus avrà effetti sull’abbigliamento delle donne? L’interrogativo, al primo impatto banale, potrebbe riservare risultati sorprendenti nei prossimi mesi. Settimane di vita domestica obbligatoria hanno già fatto crescere negli Stati Uniti e in Gran Bretagna le vendite on line di felpe, tute da ginnastica e abiti casual.  Fatto meno vissuto in Italia perché ancora poco abituata agli acquisti in rete.

Carola Vai

I Paesi governati da donne non solo hanno gestito meglio l’emergenza #coronavirus, ma stanno affrontando con risultati migliori pure la riapertura dopo il periodo di lockdown . Dalla Germania alla Nuova Zelanda, dalla Danimarca  a Taiwan, dall’Islanda alla Finlandia fino alla Norvegia le leader femminili stanno offrendo esempi di lungimiranza e di  “governo all’altezza” della gravità del momento. Situazione ben diversa in Italia dove le donne sono state del tutto assenti dalla “stanza di comando”. E la conferma si è avuta durante le settimane di quotidiane conferenze stampa in televisione con la sola presenza di uomini a dettare cifre e regole. Del resto, secondo il rapporto 2020 del Forum Economico mondiale, nella classifica sulla parità uomini e donne,  l’Italia è al 76esimo posto su 153 Paesi, con un arretramento rispetto al passato. 

Paola Claudia Scioli

È facile immaginare i dubbi e le domande di chi si avvicina al mondo del camper per la prima volta, al tempo del coronavirus. E le donne sono, come sempre, le più critiche, scettiche e curiose di approfondire prima di prendere qualsiasi decisione. Non è stato del tutto così per me, quando ho deciso di acquistare il primo camper.  Certo, devo confessare che inizialmente ero convinta che mai avrei accettato di viaggiare senza tutti i confort abituali in una casa stabile, ma superflui, o addirittura ingombranti, in un camper.

Carola Vai

Se muore il commercio, muore la città. Vale per Torino, come per tutta Italia. E’ la convinzione, in sintesi, della Presidente di Confcommercio Piemonte e di Ascom Torino, Maria Luisa Coppa.  In attesa di quello che è stato definito  “Decreto Rilancio “ del governo, o comunque idee chiare da parte del governo dei protocolli nei confronti della riapertura delle strutture dei vari comparti (commercio, turismo, servizi, trasporti), la gran parte delle imprese italiane sta dibattendosi  tra enormi difficoltà economiche  che stanno mettendo a dura prova la loro stessa sopravvivenza . L’Ufficio Studi Confcommercio ha stimato “in modo prudenziale”  la chiusura definitiva di circa 270 mila imprese del commercio e dei servizi  a causa delle gravi condizioni economiche se non dovessero migliorare rapidamente con una riapertura completa entro ottobre.

Carola Vai

La ripresa è un’incognita. Assurdo pensare ad una soluzione unica, ad una  ricetta miracolosa per uscire dalla crisi. Non esistono ne l’una e ne l’altra.  L’unica strada è lavorare, il più possibile, adeguandosi di volta in volta alle necessità imposte dalla situazione provocata dal Covid-19 in Italia. E’, in sintesi, la risposta che mi ha dato Alessandro Barberis, nome tra i più noti e importanti dell’imprenditoria torinese degli ultimi 20 anni. Ingegnere, allenato ad affrontare problemi dirigenziali giganteschi e in continua evoluzione, (tra i molti ruoli ha diretto Fiat Auto nel 1993; l’Istituto bancario San Paolo di Torino nel 1996; la Fiat nel 2002 dove poi è stato amministratore delegato e infine vicepresidente nel 2003. Ha ricoperto vari ruoli in Confindustria; ha  presieduto la Camera di Commercio di Torino dal 2004 al 2014. E tanto altro; tutto affiancato dall'interessamento per il volontariato fin dalla giovinezza).

Paolo Girola

Sono figlio di due genitori antifascisti. Ma non quelli del 26 aprile 1945, i partigiani del giorno dopo, magari già balilla o avanguardisti o giovani  italiane o addirittura  iscritti ai GUF ( gruppi universitari fascisti) durante il Ventennio.  No , proprio di vecchie famiglie cattoliche , antifasciste e, prima, Popolari. I miei nonni , paterno e materno , erano iscritti al partito di don Sturzo . Mio nonno materno, Pier Nicola, subì una dura  discriminazione durante il fascismo. Era segretario nazionale del sindacato CIL ( progenitore della Cisl) per il settore trasporti. Lavorava in ferrovia come funzionario tecnico, cattolico militante, aveva 5 figli,  4 femmine e un maschio. All’ avvento del fascismo fu licenziato dalle ferrovie. La sua famiglia fu ridotta alla fame : la più grande dei figli era mia madre Anna Rosa Gallesio, che era del ’12, ed andava a prendere dalle buone suore della mensa dei poveri di Torino la minestra per la famiglia.

Carola Vai

In attesa di una riapertura delle attività, sono in discussioni forme di “distanziamento tra le persone” per impedire il contagio del coronavirus. Eppure esistono già molte leggi in questo settore. Basterebbe farle applicare E’ quanto sostiene l’architetto Donatella D’Angelo, torinese, impegnata da oltre 30 anni nel restauro in tutta Italia di edifici pubblici e privati , nella progettazione di nuove costruzione, nell’allestimento di mostre riguardanti l’architettura.