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Tag Archives: covid-19

Carola Vai

Visitare i Musei Vaticani al tempo del Covid-19 offre, per l’enorme riduzione di pubblico, l’occasione di vedere quasi in tranquillità le numerose opere E’ un pensiero egoistico, ma che corrisponde alla realtà, come ho potuto constatare nelle mia visita di 4 ore. E’ comunque consigliabile, anche in questo periodo, prenotare i biglietti per evitare lunghe code all’entrata. Certo 4 ore sono un tempo riduttivo. Per scoprire i Musei Vaticani, chiamati al plurale perché insieme di vari musei e collezioni, ci vorrebbero settimane. Ed io che ci sono stata già cinque volte, posso dire di aver visto solo una minima parte. Del resto, si tratta di una delle più grandi raccolte di opere d’arte del mondo, distribuite su un percorso di 7 chilometri, e per la prima volta sotto la direzione di una donna: Barbara Jatta. Italiana, storica dell’arte, Barbara Jatta è stata nominata da Papa Francesco il primo gennaio 2017.

Carola Vai

Tra i gravi aspetti rilevati in tutto il mondo, Italia compresa, dalla diffusione del #Covid-19 c’è la necessità per i Paesi di avere un piano di emergenza. E’ uno dei temi sottolineati da Vladimiro Zagrebelsky, giudice della Corte europea dei diritti umani dal 2001 al 2010, intervenendo all’incontro “Diritto alla salute e pandemia” organizzato dalla Fondazione Courmayeur Mont Blanc, al Jardin de l’Ange, cuore della cittadina valdostana. All’appuntamento aperto da Lodovico Passerin d’Entreves, presidente del comitato scientifico della Fondazione, Vladimiro Zagrebelsky, attualmente  direttore del Laboratorio dei Diritti fondamentali nel Collegio Carlo Alberto (Torino) ha ricordato un evento capitato anni fa in Francia allorché il ministro alla salute decise di distruggere migliaia di mascherine inutilizzate. Senza mai sostituirle. Insomma i Paesi devono essere preparati ad affrontare improvvise emergenze.

Carola Vai

Ci sono località di montagna dove il Covid-19 non sta riuscendo nella sua opera distruttiva contro il turismo. Una di queste è Courmayeur sotto il massiccio del Monte Bianco, in Valle d’Aosta. Certo camminando nella centrale via Roma si sente parlare solo italiano. Del tutto assenti gli abituali turisti stranieri. Ma Courmayeur ha iniziato agosto 2020 ugualmente all’insegna dell’affollamento, se non proprio del tutto esaurito ovunque. E si prepara a settimane di gran pienone. Alberghi pressoché al completo, seconde case quasi tutte occupate. Persino trovare posto per pranzare o cenare in uno dei molti ristoranti è difficile senza prenotazione, come ho avuto modo di sperimentare.

Carola Vai

L’Italia potrebbe essere un Paese veramente ricco, se sapesse rendere davvero produttivo il suo petrolio: la bellezza. Quella della natura, dalle montagne al mare, dalla campagna ai laghi; quella dell’arte, presente ovunque; della storia con un passato che ha influenzato il mondo; della gastronomia. E tanto altro. Invece, il turismo ferito gravemente dal lockdown messo in atto per combattere la diffusione del covid-19, è costretto a implorare aiuti dal governo per evitare il tracollo.