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Category Archives: EVENTI

Dario Gedolaro

Sci no, sci sì? E’ l’interrogativo che tiene banco in questi giorni di seconda ondata di Covid 19. Per molti, soprattutto nei Palazzi romani così lontani e poco sensibili ai problemi della montagna, la risposta è scontata: gli italiani rinuncino ad andarsi a divertire sulle piste da sci, non è un grande sacrificio, si tratta in sostanza di poca cosa di fronte al pericolo che la pandemia torni a dilagare proprio mentre sta rallentando. Il fantasma che viene agitato è quello della terza ondata.

Carola Vai

Impossibile immaginare cosa avrebbe detto Rita Levi-Montalcini sul #Covid19. Avendo scrutato a lungo nella sua vita, posso supporre che avrebbe lavorato con maggiore intensità nelle sue ricerche scientifiche. Nel libro “Rita Levi-Montalcini, Una donna libera” (@Rubbettino editore) ho cercato di narrare tutta la sua vita e le caratteristiche che l’hanno  portata al successo mondiale nella scienza fino diventare motivo d’immenso orgoglio per il nostro Paese. Pertanto, un film su Rita Levi-Montalcini è un’ottima idea. Aiuta a conoscere meglio colei che è diventata un’ancora a cui aggrapparsi per generazioni di ogni età e sesso.

Ugo Marchisio

Torno a lavorare in corsia! Ho resistito alle sollecitazioni ad entrare nella Commissione Medica dell’Unità di Crisi/DIRMEI della mia Regione, il Piemonte, ma non ho potuto sottrarmi alle pressioni dei miei ex colleghi dell' Ospedale Maria Vittoria, lasciati 4 anni fa, sommersi dalla nuova ondata di ricoveri da coronavirus. Rispetto ai mesi di marzo-aprile, schematizzando molto la situazione epidemiologica, registriamo molti più casi positivi, ma anche una minore gravità dei sintomi. Infatti quasi il 95% degli infettati sviluppa sintomi lievi o non ne sviluppa affatto; non più del 5% necessita di ricovero in ospedale e la letalità complessiva è stimata al di sotto dell’1%.

Carola Vai

Un disastro”. Così lunedì 16 ottobre 2000 giornali, radio, televisioni definivano l’alluvione che il giorno prima aveva isolato Torino dal resto del mondo, trasformato una parte del Piemonte in un’immensa distesa di acqua grigio scuro, piegato la Valle d’Aosta. “Un disastro”, come ricordo nel mio libro “Torino alluvione 2000,per non dimenticare”  (i cui proventi sono andati agli alluvionati del Sermig), costato 25 vite (18 in Valle D’Aosta, 4 in Piemonte, 3 in Liguria), 4 dispersi (in Valle D’Aosta), 40.000 sfollati iniziali scesi poi a 4000 considerando solo le persone che hanno perso definitivamente la casa; 100.000 senza luce nel solo Piemonte, e un milione senz’acqua potabile ancora nel solo Piemonte. Sono passati 20 anni da quelle giornate colme di disperazione per milioni di persone.  Per tanti dimenticare è ancora difficile.

Ugo Marchisio

I morti causati dalla pandemia COVID-19 in Italia nel mese 15 agosto-16 settembre 2020 sono stati 253, pari ad una mortalità giornaliera di 8,4. Siamo ben lontani dai numeri a tre cifre di fine marzo. Se l’attuale trend continuerà a rimanere costante, avremo, d’ora in poi, un numero di morti in Italia per il nuovo coronavirus (SARS-CoV-2) intorno a 3.000 l’anno. Per confronto, i decessi annui dovuti all'influenza stagionale sono stimati, nell’ultimo quinquennio, intorno ai 14.500, dato grossomodo confermato sia estrapolando la media europea (15.000 circa) sia rifacendoci ad un calcolo dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS),  che li pone in un range tra 5.000 e 10.000. Infatti il virus influenzale ha una letalità (percentuale di casi mortali sul numero totale di persone infettate) che non arriva allo 0,1%, molto inferiore a quella del SARS-CoV-2 che è dell’1% circa. L’influenza ha però ha una contagiosità molto maggiore, soprattutto nella fase presintomatica e nell’età infantile, riuscendo così ad infettare un numero enormemente maggiore di soggetti.

Paola Claudia Scioli

In un momento in cui molti grandi eventi sono stati annullati o rinviati al 2021 a causa dei vincoli dettati dall’emergenza sanitaria, il Festivaletteratura di Mantova ha sfidato la sorte.  Così una delle manifestazioni culturali che hanno fatto la storia degli ultimi vent’anni della città di Virgilio, quello che potremmo definire il festival dei festival, ha aperto i  battenti.

Paola Claudia Scioli

"Est Est Est" (c'è, c'è, c'è) è la prima cosa che viene in mente quando si parla di Montefiascone (Viterbo). È il nome del vino bianco che deriva, secondo la tradizione, dall'espressione di giubilo per aver trovato un buon vino pronunciata dal servitore del vescovo Defuk, che accompagnava Enrico V a Roma per essere incoronato imperatore nel 1111. Il vino è realmente il prodotto locale d'eccellenza, ed è buono e profumato grazie al terreno tufaceo.  La tomba di Defuk all'interno della chiesa di San Flaviano, la più antica dentro le mura della città, prova che lui qui c'è stato.

Carola Vai

Visitare i Musei Vaticani al tempo del Covid-19 offre, per l’enorme riduzione di pubblico, l’occasione di vedere quasi in tranquillità le numerose opere E’ un pensiero egoistico, ma che corrisponde alla realtà, come ho potuto constatare nelle mia visita di 4 ore. E’ comunque consigliabile, anche in questo periodo, prenotare i biglietti per evitare lunghe code all’entrata. Certo 4 ore sono un tempo riduttivo. Per scoprire i Musei Vaticani, chiamati al plurale perché insieme di vari musei e collezioni, ci vorrebbero settimane. Ed io che ci sono stata già cinque volte, posso dire di aver visto solo una minima parte. Del resto, si tratta di una delle più grandi raccolte di opere d’arte del mondo, distribuite su un percorso di 7 chilometri, e per la prima volta sotto la direzione di una donna: Barbara Jatta. Italiana, storica dell’arte, Barbara Jatta è stata nominata da Papa Francesco il primo gennaio 2017.

Carola Vai

Il #Covid19 non ha frenato l’attività della Fondazione Courmayeur Mont Blanc, ente senza scopo di lucro, che in questo 2020 compie 30 anni. Un traguardo costellato di soddisfazioni, come sottolinea Lodovico Passerin D’Entreves, presidente del Comitato Scientifico della Fondazione. Del resto le cifre eliminano ogni dubbio: 400 iniziative organizzate, oltre 3.500 relatori, una partecipazione di pubblico stimata in circa 60.000 persone. Il lavoro è raccolto in 98 volumi messi a disposizione della comunità scientifica e degli operatori.

Carola Vai

Tra i gravi aspetti rilevati in tutto il mondo, Italia compresa, dalla diffusione del #Covid-19 c’è la necessità per i Paesi di avere un piano di emergenza. E’ uno dei temi sottolineati da Vladimiro Zagrebelsky, giudice della Corte europea dei diritti umani dal 2001 al 2010, intervenendo all’incontro “Diritto alla salute e pandemia” organizzato dalla Fondazione Courmayeur Mont Blanc, al Jardin de l’Ange, cuore della cittadina valdostana. All’appuntamento aperto da Lodovico Passerin d’Entreves, presidente del comitato scientifico della Fondazione, Vladimiro Zagrebelsky, attualmente  direttore del Laboratorio dei Diritti fondamentali nel Collegio Carlo Alberto (Torino) ha ricordato un evento capitato anni fa in Francia allorché il ministro alla salute decise di distruggere migliaia di mascherine inutilizzate. Senza mai sostituirle. Insomma i Paesi devono essere preparati ad affrontare improvvise emergenze.