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Category Archives: EVENTI

Dario Gedolaro

La bufera che si è scatenata sul deputato di Fratelli dì Italia, Gaetano Donzelli, e sul sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, è l’ennesimo esempio di come i partiti italiani non perdano il vizio di trasformare il dibattito politico in un teatrino irritante e di fare sceneggiate chiassose e ridicole.

Dario Gedolaro

La celebrazione della Giornata della memoria è anche l’occasione per riflettere se la tragedia della Shoah fu favorita dai silenzi al limite della connivenza. Inevitabile a questo proposito affrontare il tema del comportamento di Papa Pio XII, che a un certo punto (non nell’immediato dopoguerra) finì sul banco degli imputati. Pur se la storiografia contemporanea ha corretto e modificato molti dei giudizi negativi (o pregiudizi) nei suoi confronti, nell’opinione pubblica resta l’idea che il  Capo della Chiesa Cattolica abbia taciuto per poco coraggio o per una sorta di acquiescenza. Eppure – tanto per citare un dato – se quasi il 90% degli ebrei italiani si salvò dalla deportazione, in buona parte questo avvenne grazie all’opera della Chiesa cattolica, a tutti i livelli, che li accolse e nascose in conventi, istituti religiosi, seminari, parrocchie (un’opera di soccorso analoga avvenne in molti altri Paesi europei).

Carola Vai

La presenza di un gatto suscitava in Benedetto XVI un sorriso quasi fanciullesco. Questo perché i piccoli felini furono per Joseph Ratzinger una dolce passione custodita nel cuore da bambino e coltivata nel ruolo di papa in servizio, poi come papa emerito. Timido, ma incredibilmente coraggioso, papa Ratzinger ha espresso forza persino manifestando la sua passione per i pelosetti felini. Nel capitolo dedicato a Joseph Ratzinger nel mio libro "GATTI DI STATO" (Rubbettino) narro tra gli eventi che lo riguardano la sua condivisione esistenziale con i mici, notizia che quando venne resa pubblica contribuì ad attrarre la simpatia pure dei fedeli che lo ritenevano un grande studioso, ma algido e distaccato dalla realtà.

Sergio Scamuzzi*

Il libro “GATTI DI STATO” (Rubbettino) di Carola Vai utilizza i gatti come una spia della vita quotidiana di famosi leader politici del passato e del presente – spazia da egizi e antichi romani all’Italia liberale a Kennedy e Mattarella – e delle loro compagne e compagni, vite a loro volta significative per il ruolo storico esercitato da questi personaggi

Luna Bianca

 I gatti non aiutano solo a superare lo stress, ma spesso contribuiscono in modo determinante a conquistare la simpatia dei popoli, aumentare la popolarità di un leader, distrarre l’attenzione pubblica da gravi problemi. Per questo hanno un ruolo nella politica dei potenti di tutto il mondo. E’ quanto emerge nel libro della giornalista e scrittrice Carola Vai: “Gatti di Stato. Tra uso pubblico e passioni private”, (Rubbettino editore), 216 pagine, 16 euro, in vendita nelle librerie, sul sito dell’editore Rubbettino e altri siti dediti all’editoria.

Pier Carlo Sommo (con la collaborazione di Nerone)

 Il 17 novembre si celebra la giornata dedicata al gatto nero, animale elegante e un po’ misterioso che alcune leggende e superstizioni fanno ingiustamente temere. In realtà  è un animale docile e di buon carattere.  Il gatto nero ha un aspetto affascinante e il suo manto scuro gli dà una particolare eleganza che lo contraddistingue dagli altri esemplari di gatto domestico.  Queste particolarità fanno sì che, nonostante le infondate superstizioni che lo circondano in certe realtà, i gatti neri siano tra i più amati e ricercati. In Scozia, Inghilterra e Giappone, sono considerati un portafortuna. In alcune di queste nazioni un gattino nero in miniatura, come statuina o ciondolo, è considerato un potente talismano.

Dario Gedolaro

 C’è uno spettro che si aggira nei saloni de La Stampa, quello di Giorgia Meloni. Uno spettro che sembra togliere il sonno (e un po’ di lucidità) al direttore Massimo Giannini. Ne è un esempio un suo prolisso e apocalittico editoriale di qualche giorno fa. Giannini inizia bacchettando l’elettorato italiano: “Non è ancora chiaro cosa in lei (cioè in Giorgia Meloni, ndr.) abbia trovato il Paese”, in questa “capatrena” (termine orribile che storpia, in ossequio al lessico politicamente corretto, il termine “capotreno”), “in questa underdog determinata a “stravolgere i pronostici”, forte della sua minorità culturale che si è fatta maggioranza politica”.

Dario Gedolaro

Con un discorso coraggioso  – basterebbe citare la frase: “Rappresento ciò che gli inglesi chiamerebbero l'underdog”, cioè il perdente – Giorgia Meloni ha avuto la fiducia da parte del Parlamento e raccolto consensi da buona parte dell’opinione pubblica. Ora bisognerà vedere che cosa concretamente farà il suo governo, comunque non si illuda: la faziosità e la litigiosità della politica italiana, retaggio di una storia secolare fatta di cento campanili e, all’ interno di essi, di divisioni settarie fra “bianchi” e “neri”, sarà un duro ostacolo al suo cammino e a quello della sua maggioranza di centro-destra (come è avvenuto negli anni scorsi anche per altre maggioranze). Se ne è già avuto qualche esempio in questi giorni e cito due casi: le polemiche sul termine “merito” e quelle sulla creazione di un Ministero della Famiglia, della Natalità e delle Pari Opportunità.

Carola Vai

Una piccola-grande donna con il pallino della politica, una straordinaria abilità nei rapporti sociali e nella comunicazione, affamata dal bisogno di essere sempre all’altezza della situazione per essere accettata soprattutto in un ambiente maschile. Così appare Giorgia Meloni prima donna a capo del governo nella storia d’Italia. Un evento storico suggellato oggi, domenica 22 ottobre 2022, dalla cerimonia del passaggio del ruolo da Mario Draghi, presidente uscente, a lei, nuovo presidente, con la consegna della campanella utilizzata dal capo del governo per aprire le riunioni del Consiglio dei Ministri.