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Category Archives: EVENTI

Ineffabile Enrico Letta. Dopo le elezioni-disastro per il M5S, la sua prima dichiarazione è: “Andiamo avanti col campo largo con il M5S e tiriamo dentro anche Calenda e Renzi”. Frase che lascia stupefatti, visto che Calenda e Renzi, ringalluzziti dal discreto risultato colto alle ultime amministrative (anche grazie a furbi apparentamenti con liste civiche), hanno ribadito all’unisono: “Con il M5S mai. Piuttosto Letta faccia una scelta di campo, molli i grillini e venga con il centro riformista”.

Carola Vai

Guerlain ha allestito anche quest’anno, per la seconda volta, il “Giardino delle api”, una sorta di “spettacolo di fiori e profumi”, a Torino, nella raffinata Sinatra Galerie de Beauté, in piazza San Carlo. L’installazione resterà nella Galerie fino a domenica 26 Giugno 2022 offrendo ai visitatori una serie di sorprese. Guerlain (che ha scelto l’ape come simbolo) ha infatti deciso di proseguire la raccolta fondi per il World Bee Day, indetto dall’Onu il 20 maggio 2021, con varie iniziative, incluso, come l’anno scorso, con il Bee Garden.

Dario Gedolaro

Finalmente un segnale di speranza per un settore che doveva essere uno dei cavalli di battaglia della Torino post industriale, il turismo congressuale. Turismo Torino e provincia ha annunciato che si terrà al Lingotto Fiere un evento scientifico di livello mondiale: EACR 2023, il 29° Congresso della European Association for Cancer Research. Dal 12 al 15 giugno 2023 arriveranno a Torino oltre 1.500 scienziati, riuniti per lo studio e lo scambio di informazioni ad altissimi livelli scientifici nel campo dell’oncologia.

Dario Gedolaro

(#italiaunicaqui) - Doveva essere il “risarcimento” per la mancata designazione a sede del Tribunale Europeo dei Brevetti (Tub), ma sull’Istituto Italiano per l’Intelligenza artificiale (I3A) a Torino finalmente tutti i nodi sono venuti al pettine. Chi aveva letto con attenzione le decisioni prese da governo e parlamento nel 2021 già sapeva che il progetto sbandierato dal sindaco di Torino, Chiara Appendino, era stato fortemente ridimensionato. Ma ora tutti lo ammettono.

Carola Vai

(#Italiaunicaqui) – Chiusa con successo la 34ma edizione, il Salone del Libro di Torino, sta  pensando al prossimo appuntamento che sarà dal 18 al 22 maggio 2023 con un’ambizione: diventare il numero uno in Europa. Ambizione legittima visto che nel suo genere è già unico e pertanto ben stabile sul podio. Certo, superare il record di pubblico di quest’anno, 168.783 visitatori, (nell’edizione di ottobre 2021 furono 150.000) non sarà facilissimo. Ma con una tenace aspirazione di crescita la meta ambita può essere conquistata, anche se qualche “voce” sottolinea nemmeno troppo sottovoce che la sede della kermesse, il Lingotto Fiere, necessita di forti rinnovamenti per affrontare un ulteriore sviluppo del Salone.

Pier Carlo Sommo

 (#ITALIAUNICAQUI)  - Oltre cinquanta opere del pittore  torinese Giacomo Soffiantino (1929-2013) sono esposte alla Fondazione Ferrero di Alba (Cuneo) fino al 30 giugno 2022.  La mostra intitolata “Soffiantino. Tra oggetto e indefinito”  percorre per la prima volta in modo esaustivo la vita dell’artista e delle sue opere.  La rassegna, comprendente ls selezione di oltre 50 opere provenienti da collezioni pubbliche e private si snoda in sette sezioni.

Carola Vai

Eurovision Song Contest 2022 renderà Torino più internazionale, come era già accaduto con le Olimpiadi invernali 2006”, dicono tanti osservatori. In attesa, tralasciando le ricadute economiche dell’evento sul territorio, (che sarebbe assurdo non ci fossero), rammento i principali artisti che nati nella città della Mole Antonelliana e famosi oltre i confini italiani hanno portato il nome di Torino nel mondo: Rita Pavone, 50 milioni di dischi venduti; Umberto Tozzi, 70 milioni di dischi; Fred Buscaglione, entrato nell’olimpo dei miti; il pianista Ezio Bosso; il jazzista Dario Chiazzolino; il duo “I Righeira”; il gruppo musicale “I Subsonica”.

PCS

 Fino al primo maggio in mostra al Mastio della Cittadella di Torino la riscossa del Regio Esercito Italiano dall’armistizio alla liberazione 1943 – 1945. Un racconto per immagini, alcune inedite,  testi, curiosità di un importante periodo della storia italiana. L’apertura della rassegna avvenuta il 23 aprile 2022 è stata accompagnata dalla conferenza degli storici Gianni Oliva, Pier Franco Quaglieni e del curatore Pier Carlo Sommo. La mostra abbraccia il periodo dal 25 luglio 1943 al maggio 1945, momento tragico, ma importantissimo della storia italiana non ancora del tutto esaminato con una neutralità critica indispensabile per una valutazione storica corretta. Nonostante i molti studi sulla condotta delle forze armate italiane, non sono ancora emerse del tutto non solo le cause della loro crisi, ma anche le reazioni e il valore individuale che favorirono atti di resistenza visti in un quadro complessivo.

Dario Gedolaro

 Nel momento in cui in Europa tornano i venti di guerra e riparte la corsa agli armamenti, cade il centenario della morte di un illustre e per certi versi singolare personaggio, l’Imperatore Carlo I, ultimo sovrano della monarchia austro ungarica. Guidò il Paese negli ultimi due anni del primo conflitto mondiale, ma cercò in tutti i modi una soluzione pacifica alla guerra, convinto, come il Papa Benedetto XV, che si trattasse di “un’inutile strage”.

Dario Gedolaro

Visto che l’irreparabile è accaduto (la guerra), che i lutti diventano ogni giorno più gravi, che non sembrano esserci dubbi sul fatto che il conflitto non si allargherà e quindi che l’Ucraina difficilmente vincerà (anche se potrà limitare i danni), dando per scontati i giudizi severi sulla Russia e su Putin (che indubbiamente stanno dalla parte del torto), è utile riflettere su un tema fondamentale: come e perché si è giunti a questo punto. La guerra si sarebbe potuta evitare? Le diplomazie dell’Europa e degli Stati Uniti sono state incapaci di cogliere, negli anni passati, i segnali che andavano in direzione di un conflitto armato? Siccome la decisione di muovere guerra a un Paese vicino non può essere presa dal giorno alla notte, è evidente che qualcosa non ha funzionato nella comprensione di quanto pian piano maturava nella mente di Putin.